Orario settimanale docenti: 5 giorni e 7 ore di buco? Normativa e procedura

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L’articolazione dell’orario settimanale dei docenti è di competenza del dirigente scolastico, nel rispetto del CCNL e dei criteri deliberati dal consiglio di istituto. E’ possibile un orario con sette ore di buco?

Orario docenti

L’orario di insegnamento settimanale obbligatorio dei docenti, ai sensi dell’art. 43, comma 5, del CCNL 2019/21, è il seguente:

  • docenti scuola dell’infanzia: 25 ore;
  • docenti scuola primaria: 22 ore + 2 ore di programmazione;
  • docenti secondaria di primo e secondo grado: 18 ore.

L’orario in questione è distribuito in non meno di 5 giorni settimanali. Approfondisci  

Definizione orario settimanale

La definizione dell’orario, come detto all’inizio, è di competenza del dirigente scolastico (art. 25 D.lgs. 165/01) ed è soltanto materia di confronto con i sindacati.

Il dirigente procede alla definizione dell’orario in questione nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, come disposto dal D.lgs. 297/94, nei cui articoli 7, 10 e 396 si rintraccia la procedura che porta il DS ad esercitare la competenza in questione:

  • (art. 10) il consiglio di istituto delibera i criteri generali (tra cui si annovera, ad esempio, l’equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana);
  • (art. 7) il collegio docenti formula proposte di articolazione dell’orario, in base ai criteri definiti dal consiglio di istituto;
  • (art. 396) il dirigente scolastico procede alla formulazione dell’orario, sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio di circolo o d’istituto e delle proposte del collegio dei docenti.

Ricordiamo che tra i criteri deliberati dai consigli di istituto ve ne sono alcuni che discendono da vincoli di natura strutturale e altri da vincoli di natura didattica. Ricordiamo quelli più diffusi.

Vincoli strutturali:

  • presenza di docenti in part time (soprattutto se verticale);
  • utilizzo spazi comuni quali ad esempio laboratori e palestra (riguardo a quest’ultima si pensi agli istituti comprensivi dove svolgono l’attività anche le classe quarte e quinte della scuola primaria);
  • docenti in servizio su più scuole;
  • presenza di alunni esonerati dall’IRC e conseguente strutturazione dell’orario dei relativi docenti permettendo agli alunni, laddove possibile e richiesto, di entrare a seconda ora (se l’IRS è a prima ora) ovvero uscire anticipatamente (se l’IRC è all’ultima ora);

Vincoli didattici:

  • equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana;
  • alternanza di materie teoriche e pratiche nel corso della mattinata;
  • accoppiamento delle ore della medesima disciplina, possibilmente nelle prime ore della mattinata, per lo svolgimento dei compiti scritti (es. per italiano e matematica);
  • distribuzione in modo equo delle prime e delle ultime ore

Ai criteri discendenti dai succitati vincoli se ne possono aggiungere altri, quali ad esempio: equa distruzione delle ore di buco (1/2 al massimo per tutti); equa distruzione delle giornate con più o meno ore per tutti i docenti; rotazione annuale del giorno libero laddove non è adottata la settimana corta; rotazione annuale nella distruzione delle ultime ore…

Quesito

Così chiede una nostra lettrice:

Sono una docente delle scuole medie, di ruolo. Sono a scriverVi perché quest’anno ho sette ore buche, il che, a mio parere, è discriminante dato che sono l’unica. Tante docenti non ne hanno nemmeno una. A quale normativa posso appellarmi, se esiste, per procedere a mia difesa?
Nel Regolamento della mia scuola non c’è scritto nulla a riguardo.

Quella della lettrice non è sicuramento una situazione “normale”, in quanto con 7 ore di buco la stessa resta a scuola molto più tempo del dovuto e, soprattutto, non sappiamo fino a che punto tale orario possa giovare all’azione didattica della stessa. Premesso ciò, la normativa e la procedura sono quelle sopra richiamate. Pertanto, la nostra lettrice deve chiedere al DS (possibilmente per iscritto) quali criteri sono stati adottati per la formulazione dell’orario nonché l’eventuale relativa delibera del consiglio di istituto e poi eventualmente procedere. Al riguardo le consigliamo di rivolgersi ad un sindacato che potrà seguirla nella vicenda.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).

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