Orario servizio docenti, criteri generali: esempio di regolamento

L’orario di servizio settimanale dei docenti, di ogni ordine e grado, è regolato dall’art. 28 del CCNL. L’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia n 22 ore settimanali nella scuola elementare n 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in cinque giornate settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte due ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni.
I vincoli di tipo strutturale
Per la definizione dell’orario scolastico si dovranno tenere presenti alcuni vincoli di tipo strutturale che riguardano la scuola nel suo complesso e le attività didattiche in specifico.
L’orario viene elaborato a partire da questi vincoli. Di conseguenza si dovrà dare la precedenza, nella stesura dell’orario, alle classi con insegnanti coinvolti in vincoli strutturali.
I vincoli strutturali
Quali sono questi vincoli strutturali a cui bisogna rifarsi necessariamente?
- Insegnanti su più scuole/ spezzoni
- Due part time
- La necessità di utilizzo di alcuni spazi comuni del plesso (palestra, laboratori…)
- Insegnamento della Religione Cattolica.
Vincoli didattici
I vincoli didattici sono determinati da scelte educative, metodologiche e organizzative, che tengono in particolare conto il benessere degli studenti. L’orario di religione viene elaborato dai team per primo tenendo conto delle classi con alunni esonerati da IRC per accorpare il più possibile le ore di Attività Alternativa all’IRC.
L’orario dell’attività motoria e dell’uso della palestra verrà elaborato prima dei singoli orari di classe tenendo conto, nei vari plessi, anche dell’utilizzo da parte di più ordini di scuola: infanzia-primaria e primaria-secondaria.
L’orario degli interventi di potenziamento e sostegno verrà definito sulla base dell’orario generale delle attività didattiche, mirando a realizzare una equilibrata distribuzione del carico di lavoro degli studenti.
Gli organi e le loro competenze sull’orario di servizio
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
In particolare, il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative (D. L.vo 165/01 art. 25,2).
“Il Collegio dei docenti…formula … proposte … per la formulazione dell’orario delle lezioni …” (T.U.) e “il Dirigente procede alla formulazione dell’orario …” (T.U. art. 396b).
Criteri per la formulazione dell’orario scolastico
L’orario settimanale delle lezioni è formulato, nei limiti stabiliti dai vincoli precedentemente indicati, secondo criteri didattici.
L’avvicendamento degli insegnanti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo hanno il preciso scopo di rendere più efficiente l’azione didattica, per cui si terranno presenti i seguenti criteri:
- equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana;
- alternanza di materie teoriche e di materie pratiche nel corso della mattinata;
- abbinamenti orari così come indicati dai gruppi disciplinari;
- utilizzo razionale di tutti gli spazi.
- nella formulazione dell’orario si terrà conto degli insegnanti che hanno due o più scuole.
- si deve, altresì, tenere conto dei docenti impegnati in attività funzionali alla gestione della scuola (collaboratori del DS, responsabili di plesso) per garantire loro la migliore possibilità di esercizio del loro ruolo.
Modalità di articolazione dell’orario di lavoro dei docenti
L’orario di lavoro del personale docente viene articolato in base a criteri didattici e di funzionalità del servizio.
Per evitare che i disagi derivanti dall’impossibilità di definire un orario di servizio per tutti egualmente soddisfacente ricadano ripetutamente sulle stesse persone, i docenti che abbiano, in relazione all’orario definitivo dell’anno scolastico corrente, motivi di scontento in ordine a:
- numero di ore buche superiore a quello che risulti più frequente nella tabella oraria relativa a tutti i docenti;
- elevato numero di ore di lezione in una singola giornata; sono invitati a segnalare in forma scritta le loro osservazioni alla commissione orario ed al D.S. affinché si possa pervenire a miglioramenti.
La Commissione oraria
La commissione orario si impegnerà ad evitare che nell’anno scolastico successivo le medesime situazioni di disagio si ripetano per le stesse persone. Si aggiungono ancora le seguenti peculiarità:
- Le ore per i compiti scritti saranno accoppiate per Lettere, Matematica e Inglese e Francese (o altra lingua straniera, naturalmente), per la secondaria di primo grado.
- Di norma le discipline con solo 2 ore settimanali non possono averle accoppiate in un solo giorno, tranne che, eventualmente, nella scuola primaria;
- Nello stesso giorno si preveda per quanto possibile una significativa alternanza di materie di insegnamento, in modo da comporre un orario didatticamente valido;
- Cercare di avere ogni giorno la opportunità di utilizzare docenti a disposizione per le sostituzioni, sia alla prima ora che per l’intero orario.
La pubblicazione del quadro orario: la fonte di cognizione
Gli orari provvisori e definitivi saranno esaminati dal D.S. e poi firmati, protocollati e pubblicati all’albo dell’istituto e sul sito istituzionale. Ogni plesso e ciascun piano di essi dovrebbe contenerne uno. Ma cosa bisogna conoscere davvero sull’orario di servizio?
Per prima cosa bisogna sapere che un orario scolastico non è mai da considerarsi definitivo a tal punto da ritenere, laddove si riscontrino anomalie evidenti, impossibile cambiarlo. Infatti, bisogna sapere che l’orario settimanale, per cui è responsabile il dirigente scolastico, è un atto di gestione, e come tale può essere modificato dal dirigente in qualsiasi momento dell’anno, per far fronte a specifiche e motivate richieste del docente, sia che esse afferiscano a questioni di natura didattica, sia per gravi esigenze personali. É il dirigente scolastico a decidere, con il proprio buon senso e se ritiene legittime le istanze del docente, a decidere se modificare l’orario scolastico, anche ad anno iniziato.
La piattaforma contrattuale integrativa e i criteri
Comunque, di solito, è norma che in una buona piattaforma contrattuale integrativa d’Istituto, dirigente scolastico ed RSU, in pieno accordo, individuino alcuni criteri per articolare l’orario settimanale di servizio dei docenti.
Un buon orario di servizio
Un buon orario di servizio deve essere, prima di tutto, riadattabile nel corso dell’anno in caso di necessità. Molte scuole hanno previsto appositi regolamenti finalizzati a individuare criteri generali accettabili per tutti. Uno di questi è quello in vigore nell’I.C. Giovanni XXIII – Sava (TA) diretto magistralmente dal dirigente scolastico Dott.ssa Anna Cosima Damiana Calabrese. E poi c’è quello dell’Istituto Comprensivo Fermi Da Vinci di Guspini (VS) diretto con grande competenza dal dirigente scolastico professoressa Giuliana Angius.