Ora di religione, mozione per abilirla. Bucalo (FDI) non ci sta: “Ci sarebbero 26 mila docenti a spasso che non possono essere utilizzati in altre materie”

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Periodicamente torna di moda l’idea di abolire l’ora di religione cattolica. Adesso è una mozione a firma Pd, M5S e Leu e Gruppo Misto a riportare in alto il dibattito. Pronta la reazione dell’opposizione: Fratelli d’Italia farà di tutto per bloccare la mozione.

Già poche settimane fa era stata la senatrice Granato, ex pentastellata adesso al Gruppo Misto con L’Alternativa c’è, a lanciare la proposta: “l’insegnamento confessionale della religione cattolica” deve essere “sostituito da insegnamenti laici, di storia delle religioni per esempio, rendendo così più ricca l’offerta didattica di discipline storiche, già ridotte dalla riforma Gelmini, e conferendo la possibilità di insegnarle a questi nuovi titolati e ai docenti di storia”.

Per questo bisogna “modificare in tal senso un Concordato che ha fatto il suo tempo, conferendo più qualità e spessore ai piani di studio delle scuole di ogni ordine e grado”.

Secca e pronta la replica di Carmela Ella Bucalo, di Fratelli d’Italia: ”Parlamentari laici di diversi partiti alla riscossa, insieme, compatti come raramente accade in politica, per l’abolizione dell’ora di Religione nella scuola italiana. +Europa, M5S, Pd, Leu e Gruppo Misto hanno presentato una mozione per una revisione del concordato Stato-Chiesa. Tra i 4 punti in elenco nella mozione mi soffermerò su quello che ritengo fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo”.

Ma Bucalo pone l’accento anche sulle ricadute occupazionale per il personale docente nel caso dovesse davvero essere eliminata l’ora di religione: ”E se all’ideale aggiungiamo anche il pratico – conclude – avremmo, con l’abolizione dell’insegnamento della materia cattolica, anche 26 mila docenti a spasso, inapplicabili in altre materie d’insegnamento perché in possesso del solo titolo pontificio e non statale. È una mozione che non deve passare”.

Proprio in questi giorni le forze sindacali si stanno battendo per la stabilizzazione del personale precario. Per questo motivo una possibile fuoriuscita dell’ora di religione cattolica a scuola suonerebbe come una beffa.

Una mozione del 2019 al Senato, proposta da Riccardo Nencini e firmata da Emma Bonino (+Europa); Maurizio Buccarella (Gruppo Misto); Roberto Rampi (PD); Loredana De Petris (LEU); Carlo Martelli (Gruppo Misto); Tommaso Cerno (PD); Matteo Mantero (Movimento 5 Stelle), Saverio De Bonis (Gruppo misto) chiedeva infatti al Governo di rivedere le procedure per la revisione del Concordato stipulato nel 1984 tra lo Stato italiano e il Vaticano, con conseguente abolizione dell’ora di religione cattolica.

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