Ora di religione, il vescovo la promuove con i reel su Instagram: “A scuola non si fa catechismo”

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Monsignor Lorenzo Ghizzoni, vescovo della Diocesi di Ravenna, si è trasformato in un influencer sui social media, con l’obiettivo di promuovere l’ora di religione nelle scuole.

In un contesto dove meno del 70% degli studenti hanno scelto l’ora di religione, il vescovo ha lanciato una campagna innovativa utilizzando lettere e Reel sui social network per coinvolgere genitori e studenti.

Il calo degli studenti che frequentano l’ora di religione, particolarmente evidente nelle scuole superiori, riflette cambiamenti più ampi nella società.

A Il Resto del Carlino, Ghizzoni sottolinea che, nonostante una presenza significativa di studenti stranieri di diverse fedi, il calo non è da attribuirsi unicamente a questo fattore. Variabili come l’orario delle lezioni influenzano l’interesse degli studenti.

Ghizzoni ribadisce l’importanza dell’ora di religione, non solo per il suo contenuto spirituale, ma anche per la comprensione della storia, dell’arte e della cultura. La scelta di renderla facoltativa, a seguito della revisione del Concordato del 1984, pone l’accento sulla libertà di scelta, ma l’ora di religione rimane un elemento cruciale nella formazione culturale degli studenti: “Si tende a pensare che quella a scuola sia un’ora di catechismo. Ma non è così, né l’insegnante di religione è un catechista. L’ora di religione è un’opportunità di crescita personale, di conoscere in modo critico il mondo che ci circonda. Aiuta anche a comprendere meglio altre discipline, perché i collegamenti con altre materie, alcune anche insospettabili, sono tanti. È un’ora nella quale si insegna la dimensione culturale della religione”.

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