Oltre un terzo degli italiani sogna un figlio agricoltore. Ricerca Coldiretti: “La campagna offre qualità della vita e opportunità lavorative superiori”
Oltre un terzo degli italiani desidera un futuro professionale nell’agricoltura per i propri figli, influenzato dalla crescente convinzione che le campagne offrano oggi qualità della vita e opportunità lavorative e di crescita professionale, destinate ad aumentare nel tempo.
Questo è ciò che emerge da un’indagine Coldiretti/Notosondagi, pubblicata in occasione della Festa dell’educazione alimentare.
Gli eventi bellici e la pandemia hanno messo in evidenza l’importanza strategica del cibo, portando a un profondo cambiamento culturale che, secondo Coldiretti, si riflette anche nelle scelte imprenditoriali. Oltre 55.000 giovani italiani hanno scelto di investire nel settore agricolo, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette, fino alle bioenergie e all’economia circolare.
“L’agroalimentare può offrire un milione di posti di lavoro ‘green’ nei prossimi 10 anni, grazie a un’evoluzione dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale, da sostenere con strumenti specifici per i giovani agricoltori nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, afferma Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.
“L’emergenza COVID-19 ha evidenziato sia la necessità di rafforzare la sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di un progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal settore alimentare”, conclude Prandini.