Oltre la metà degli edifici scolastici è senza certificazione di sicurezza. Con il PNRR quasi 4 miliardi per riqualificare 2mila scuole

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Con l’inizio del nuovo anno scolastico, migliaia di studenti tornano tra i banchi. Ma in che condizioni sono gli edifici che li accolgono? Un rapporto di Legambiente e dati della Camera dei deputati offrono un quadro dettagliato della situazione, evidenziando criticità ma anche prospettive di miglioramento grazie agli investimenti del PNRR

Sicurezza e certificazioni: un quadro preoccupante

Il rapporto di Legambiente, basato su 6.343 edifici scolastici in 93 capoluoghi di provincia, rivela che solo la metà degli edifici possiede le certificazioni di sicurezza essenziali. In particolare, solo il 50% degli edifici ha il certificato di collaudo statico e la stessa percentuale vale per le certificazioni di agibilità. Il certificato di prevenzione incendi è presente solo nella metà delle strutture. Preoccupa particolarmente la situazione relativa alla prevenzione incendi, con continui rinvii delle scadenze per l’adeguamento degli edifici esistenti, ora fissata al 31 dicembre 2024.

Il rischio sismico: una sfida aperta

Nelle zone a maggior rischio sismico (zone 1 e 2), che comprendono oltre 3.000 comuni italiani, la situazione è particolarmente critica. Solo il 22,7% degli edifici in zona 1 è stato progettato o adeguato alla normativa antisismica, mentre in zona 2, la percentuale scende al 16,1%. Inoltre, solo il 25,7% delle amministrazioni in queste zone ha realizzato verifiche di vulnerabilità sismica su tutti gli edifici scolastici, nonostante l’importanza di questo strumento per valutare la sicurezza delle strutture.

Manutenzione: interventi insufficienti e spesso tardivi

La manutenzione degli edifici scolastici risulta inadeguata. Solo nel 30,5% degli edifici sono state effettuate indagini diagnostiche sui solai negli ultimi 5 anni, mentre gli interventi di messa in sicurezza dei solai riguardano appena il 12,7% delle strutture. Gli interventi di manutenzione straordinaria, che hanno interessato la metà degli edifici negli ultimi 5 anni, si sono concentrati principalmente su impiantistica (46%), prevenzione incendi (32%) e strutture igienico-sanitarie (23%).

Servizi e spazi: luci e ombre

Il rapporto evidenzia alcune criticità anche nei servizi offerti dalle scuole. Metà delle scuole italiane non possiede impianti sportivi, e nelle mense, il 65,1% utilizza ancora stoviglie monouso, con conseguente aumento di costi e rifiuti. Due terzi degli edifici hanno spazi verdi, ma solo il 42% li utilizza per la didattica all’aperto.

Il PNRR come opportunità di rinnovamento

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre importanti opportunità per migliorare la situazione dell’edilizia scolastica, con stanziamenti in tre ambiti principali. Per la messa in sicurezza e riqualificazione sono previsti 3,9 miliardi di euro per ristrutturare oltre 2.000 scuole. La sostituzione e riqualificazione energetica vedrà un investimento di 1,19 miliardi di euro per demolire e ricostruire oltre 200 nuove scuole. Infine, per il potenziamento delle infrastrutture sportive sono stati stanziati 300 milioni di euro per costruire almeno 230.400 metri quadri di nuove palestre e strutture sportive.

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