Oltre 85mila docenti di sostegno non sono specializzati. Per Valditara è ‘uno scandalo’: “Con i percorsi INDIRE cerchiamo di risolvere il problema”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante l’audizione presso la Commissione Cultura della Camera sul Decreto Scuola (DL 71/2024), ha affrontato il problema dei docenti di sostegno senza specializzazione.
Attualmente, ci sono oltre 85mila docenti di sostegno non specializzati, una situazione che il Ministro ha definito uno “scandalo”.
Nonostante i miglioramenti nelle performance delle università, queste riescono a specializzare solo 30mila insegnanti di sostegno all’anno, principalmente neolaureati non ancora iscritti nelle graduatorie. Le università non sono in grado di abilitare gli 85mila docenti precari già in servizio.
Di fronte a questa situazione, il Ministro Valditara propone due possibilità: lasciare che 85mila studenti con disabilità siano seguiti da docenti non specializzati, oppure creare un canale parallelo di formazione attraverso INDIRE. Tale percorso alternativo, di alta qualità e profilo, mira a colmare il gap di specializzazioni mancanti, senza precludere alle università la possibilità di aumentare il numero di docenti specializzati.
Il Ministro sottolinea che la misura è a favore dei giovani con disabilità e rappresenta un primo, significativo intervento per garantire una diffusa specializzazione che le università non sono ancora in grado di offrire.
Riguardo ai docenti con abilitazione all’estero, il Ministro ha ricordato che, grazie al lavoro di CIMEA, sono state evase 5500 istanze su un totale di 14000. Tuttavia, una recente sentenza del Consiglio di Stato obbliga a tenere conto delle normative europee, secondo cui i titoli conseguiti in paesi come Spagna o Romania, se ottenuti presso università legittimate, hanno lo stesso valore di quelli conseguiti in Italia.
Per risolvere rapidamente il problema, come richiesto dal Consiglio di Stato, il Ministro propone di arricchire il percorso di specializzazione sul sostegno dei docenti stranieri attraverso INDIRE, poiché il docente di sostegno è una peculiarità del sistema.
Tutti i contenuti del decreto
Formazione dei docenti di sostegno
Fino al 31 dicembre 2025, oltre ai normali percorsi di specializzazione sul sostegno, sarà possibile conseguire la specializzazione attraverso corsi di formazione attivati dall’INDIRE della durata di almeno 30 crediti formativi. Potranno accedervi gli aspiranti che abbiano svolto almeno 3 anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi 5 anni. I costi saranno a carico dei partecipanti.
Continuità didattica sul sostegno
Per agevolare la continuità, il dirigente scolastico potrà proporre ai docenti specializzati e non specializzati che abbiano svolto servizio sul sostegno la conferma con precedenza assoluta sulla stessa cattedra dell’anno precedente.
Tutela dei diritti
Saranno avviate attività di sperimentazione del nuovo decreto sulla disabilità in 9 province italiane, con la partecipazione dei docenti referenti per il sostegno.
Integrazione alunni stranieri
Dal 2025/26 potranno essere assegnati docenti per l’insegnamento dell’italiano nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri neoarrivati. Le scuole potranno stipulare accordi con i CPIA per l’accertamento delle competenze linguistiche e l’inserimento degli alunni stranieri.
Valutazione dei dirigenti scolastici
Viene finalmente introdotto un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito. Il nuovo modello di valutazione sarà contenuto in un decreto del Ministro, da adottarsi con il doveroso coinvolgimento dei sindacati.
Mobilità dirigenti scolastici
Si introduce una norma transitoria, valevole solo per il prossimo anno scolastico, per regolare la mobilità dei dirigenti scolastici, nelle more dell’entrata in vigore del CCNL appena siglato, prevedendo di innalzare al massimo (100%) la percentuale di posti disponibili a beneficio della mobilità dei dirigenti attualmente nei ruoli.