Oltre 200 bambini colpiti da salmonella nelle scuole del fiorentino, 50 genitori costituiscono Comitato
Circa 50 genitori del comitato Action Salmonella richiedono maggiore trasparenza riguardo al caso di salmonella che ha colpito oltre 200 bambini nei Comuni serviti dalla ditta Qualità & Servizi per la gestione delle mense scolastiche nelle scuole della provincia di Firenze. Uno degli aspetti centrali su cui i genitori chiedono chiarezza – come riporta La Repubblica Firenze – riguarda la data esatta del contagio, poiché non si sentono convinti dalle spiegazioni fornite dall’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini.
Secondo quanto comunicato, il pasto sospetto sarebbe stato quello servito martedì 24 settembre, giorno in cui gli studenti hanno consumato farro al pesto e pomodori. I genitori sollevano dei dubbi, poiché molti bambini erano già ricoverati in ospedale prima di quella data. Letizia Marchese, portavoce del comitato, sottolinea come il proprio figlio fosse già in ospedale il 23 settembre, chiedendo di indagare se ci siano state più ondate di contagio. I genitori sospettano che l’infezione possa essere iniziata il venerdì precedente, 20 settembre, quando il pasto servito in mensa includeva penne con pesto e pomodori, un piatto simile a quello servito successivamente.
Per fare chiarezza sulla situazione, i genitori chiedono che vengano resi noti i risultati delle analisi condotte dall’Asl, che sta esaminando retrospettivamente gli eventi legati al contagio. Filippo Fossati, amministratore unico di Qualità & Servizi, ha dichiarato che al momento non sono ancora disponibili i risultati del report che dovrebbe fare luce su quanto accaduto.
Nel frattempo, molte famiglie hanno deciso di affidarsi a un legale per ottenere risposte e tutelare i propri diritti. Il comitato ha inoltre avanzato alcune richieste specifiche alle amministrazioni comunali, tra cui la possibilità di scegliere se usufruire o meno del servizio mensa, un’intensificazione dei controlli sanitari sul personale delle mense e il ripristino della commissione mensa, con la partecipazione di genitori e assaggiatori per effettuare controlli a sorpresa.
Letizia Marchese ha espresso la preoccupazione dei genitori, raccontando l’esperienza del proprio figlio, un bambino di due anni e mezzo che ha avuto febbre alta fino a 41 gradi e che, una volta arrivato in ospedale, era in uno stato di grave disidratazione. Ha anche riportato il caso di un bambino di 15 mesi che ha dovuto subire un intervento chirurgico dopo aver contratto la salmonella.