“Ogni taglio alla scuola è un taglio al futuro”, Marco Macrì e la lotta per i diritti dei bambini con disabilità: “Serve un portale unico per i servizi” [INTERVISTA]

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Marco Macrì, vigile del fuoco genovese e padre di due bambini, di cui uno con disabilità, è da tempo in prima linea nella battaglia per i diritti dei bambini disabili.

Come portavoce del comitato “Famiglie senza cure”, che riunisce oltre 2000 famiglie liguri, Macrì ha lanciato un appello accorato alle Istituzioni contro i tagli a cure, scuola e servizi, denunciando come ogni taglio in questi settori rappresenti un taglio al futuro dei più fragili.

In un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola, Macrì ha condiviso la sua esperienza personale, descrivendo la lotta quotidiana che i genitori di bambini con disabilità sono costretti ad affrontare. Un esempio concreto di questa battaglia è la situazione vissuta presso la scuola Duca degli Abruzzi di Genova, dove in una sola classe erano presenti sette studenti disabili, ben oltre il limite previsto dalla normativa. Solo dopo una lunga battaglia, che ha visto Macrì impegnato su più fronti, dalla commissione comunale al Ministero dell’Istruzione, passando per i media, la classe è stata finalmente sdoppiata.

La mancanza di fondi per l’assistenza è un altro tema cruciale sollevato da Macrì, che sottolinea come molti genitori siano costretti a rinunciare al lavoro per potersi prendere cura dei propri figli. Per far fronte a questa emergenza, Macrì propone misure concrete, come la creazione di un portale unico che metta in rete Inps, Ministero della Sanità, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Uffici Scolastici Regionali, Asl e Comuni, semplificando l’accesso alle informazioni e ai servizi per le famiglie. Tra le richieste del comitato anche l’estensione a sei mesi del congedo parentale al 100% con scadenza ai 14 anni del figlio.

Macrì non si limita a denunciare le criticità, ma offre anche una visione per il futuro, chiedendo alla società nel suo complesso maggiore sensibilità e attenzione verso le esigenze delle persone con disabilità. Un appello che si traduce in un invito a guardare oltre i limiti, riconoscendo le abilità e il potenziale di ciascuno, in un’ottica di reale inclusione sociale.

“Ai genitori che si trovano ad affrontare le lotte quotidiane con la società e le istituzioni dico: non siete soli”, conclude Macrì. “Guardatevi intorno, ci sono comitati di genitori che possono tendervi una mano, aiutarvi nel difficile percorso familiare e includervi in gruppi di famiglie dove potrete sentirvi meno soli. Non abbattetevi”. Un messaggio di speranza e di incoraggiamento, che nasce dalla consapevolezza che solo unendo le forze e lottando insieme sarà possibile costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.

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