Ogni anno 4mila morti per disturbi alimentari, il 19 gennaio manifestazione contro taglio ai fondi deciso dal governo

Nonostante spesso vengano sottovalutati, i disturbi alimentari (DCA) rappresentano una grave minaccia in Italia. Circa 3,5 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, ne soffrono.
Tra questi, oltre 2 milioni sono giovani sotto i 25 anni, l’età media delle vittime fatali. Ogni anno, si registrano circa 4mila decessi a causa della mancanza di cure adeguate. I numeri riflettono l’urgenza di affrontare i DCA non solo come emergenza sanitaria, ma anche sociale.
La decisione di non rifinanziare il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, istituito nel 2021, ha suscitato preoccupazione. Il Fondo, dotato di 25 milioni di euro in due anni, ha permesso la creazione e il potenziamento di servizi specializzati. La sua assenza pone a rischio la continuità di questi servizi essenziali.
In risposta, il 19 gennaio, si svolgeranno manifestazioni in varie città italiane, organizzate da diverse associazioni e attivisti. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulla gravità dei DCA e sull’importanza di trattamenti e supporti adeguati. Si richiede un intervento immediato da parte del governo per garantire la tutela della salute di queste persone.
Da parte politica, emergono segnali di apertura. Il ministro Abodi e altri esponenti parlamentari hanno espresso l’intenzione di valutare la situazione. Tuttavia, rimane incerta la direzione che prenderanno le decisioni politiche riguardo alla gestione e al finanziamento di questi servizi.
La mancanza di finanziamenti comporta la chiusura di servizi specializzati e ritardi nella diagnosi e nel trattamento. Questo non solo aggrava la condizione dei pazienti, ma implica anche un incremento dei costi sanitari e sociali.
Le associazioni impegnate chiedono un’immediata attuazione della legge sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) per garantire una rete di servizi capillare e adeguata in ogni regione. È fondamentale una progettualità di lungo periodo che consideri i DCA non solo come malattie psichiatriche, ma come condizioni che richiedono un approccio multidisciplinare e specializzato.