Oggi incontro Sindacati-Ministro, Anief: “Ripartire in Dad, non ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza. Via l’obbligo vaccinazione”

Per il sindacato Anief è importante occuparsi ora della risoluzione del problema precariato: si dovranno applicare delle norme che permettano di immettere in ruolo in modo automatico tutti i supplenti, docenti e Ata che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio. Marcello Pacifico, presidente nazionale, ha affermato che “la Corte Costituzionale ha confermato ancora una volta che è possibile stabilizzare il personale del pubblico impiego e che quindi assumere i supplenti serve ad arrestare l’abuso dei contratti a termine.
“Come Anief non possiamo più tollerare che chi ha un contratto da più di 36 mesi di supplenze svolte non abbia un contratto a tempo indeterminato. Con il nuovo anno, anche attraverso la contrattazione, cercheremo di arrivare a soluzioni chiare sugli organici e allo sblocco dell’assegnazione provvisoria, oltre al passaggio verticale del personale Ata ignorato dalla manovra di bilancio”: sono queste le parole di Marcello Pacifico, presidente del sindacato, che in questo modo annuncia ciò che ribadirà oggi pomeriggio, in occasione dell’incontro tra i sindacati e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Secondo il sindacalista autonomo, la posizione della Corte Costituzionale ha confermato che “non c’è un livello assoluto, ma la stabilizzazione dei lavoratori risponde a una precisa scelta politica in base anche alla violazione delle norme comunitarie. Quindi, di fatto, sbaglia chi invoca ogni volta sul precariato, anche scolastico, l’illegittimità delle procedure di stabilizzazione”.
Il leader dell’Anief ribadirà oggi pomeriggio a Patrizio Bianchi, durante l’incontro tra il ministro dell’istruzione e i sindacati, come serva sempre più una soluzione per rispettare le norme comunitarie, per stabilizzare i precari, ripristinando il doppio canale di reclutamento. Bisogna “andare a reclutare i precari con 36 mesi di servizio senza più paletti, che sono quelli che riguardano i servizi e la possibilità di essere assunti proprio con il doppio canale di reclutamento”.
Quello del precariato da cancellare è, assieme al dimezzamento degli alunni per classe, l’aumento degli organici e la soppressione dei vincoli e delle norme sbagliate, uno degli obiettivi che il sindacato ha detto di volere perseguire nel 2022. Sempre il leader dell’Anief, nel salutare il 2021 e presentare il nuovo anno, ha detto che “il sindacato farà di tutto per fare in modo che si possano dare risposte al Covid, dimezzando il numero degli alunni per classe e aumentando gli spazi, considerando anche che le classi pollaio riguardano ben mezzo milione di alunni, oltre a trovare la soluzione definitiva al problema endemico del precariato, ripristinando il doppio canale di reclutamento, anche da Gps, e dando il giusto riconoscimento a chi lavora nelle nostre scuole”.
“Anief sta portando avanti lo stato di agitazione da settembre, ad agosto non abbiamo firmato il protocollo di sicurezza. Il 10 dicembre abbiamo protestato con le altre forza sindacali per le poche risposte date dalle legge di bilancio. Al ministro ribadiremo l’importanza di riaprire le scuole in sicurezza, la necessità di avere organici tarati alle reali esigenze. Non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza, meglio ripartire in Dad. Chiediamo poi il doppio canale di reclutamento per risolvere il problema del precariato. E non dimentichiamoci del sostegno“, afferma a Orizzonte Scuola il presidente.
“La vaccinazione non si sta dimostrando lo strumento giusto per poter riaprire le scuole in sicurezza. Bisogna sospendere l’obbligo“, dice il sindacalista.