Rientro in classe, si torna tra misure anti-Covid e lo spettro della Dad. Le ultime notizie
Si ritorna in classe, anche se non in tutta Italia e con i timori legati alla nuova ondata di contagi da Covid-19. Intanto, dopo il decreto anti-Covid del 5 gennaio, il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una nota per l’applicazione delle nuove misure sulla gestione dei casi di positività tra i banchi.
Da Nord a Sud, intanto, e soprattutto nei piccoli centri, diversi sindaci hanno deciso il rinvio con apposite ordinanze, sulla base dell’aumento dei casi Covid dovuto alla variante Omicron. Il tutto, ovviamente in ordine sparso. C’è chi ha deciso di rinviare di qualche giorno, chi di qualche settimana, chi a fine mese. In molti centri, quindi, torna la didattica a distanza che tanto ha fatto parlare nei mesi scorsi.
Secondo una prima stima fornita proprio dai dirigenti scolastici, al rientro in classe potrebbero essere 100 mila i dipendenti assenti causa Covid. Si tratta di circa il 10% della popolazione totale del comparto, composto da circa un milione di persone. Senza contare lo zoccolo duro dei “no vax” che prima della stretta governativa sull’obbligo sfiorava le 40 mila unità.
Le regole da rispettare
Quali sono le regole da rispettare per questo rientro tra i banchi? Le distinzioni più marcate sono quelle fatte a seconda dell’età degli alunni, soprattutto per la gestione delle quarantene.
In quella dell’infanzia, le maestre devono indossare le mascherine Ffp2. Stesso obbligo nelle classi delle primarie e secondarie dove ci siano alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi.
Nell’infanzia, in presenza di un positivo in classe, scatta la sospensione delle attività per 10 giorni, mentre alle elementari con un solo caso si applica la sorveglianza, che prevede un tampone al primo e al quinto giorno dalla scoperta del caso, e con due si va in dad per 10 giorni.
Per medie e superiori la norma prevede invece tre diversi step: con un caso di positività si continua ad andare a scuola in presenza e si applica l’auto-sorveglianza e l’obbligo di mascherine Ffp2; con due casi chi è vaccinato con il booster o guarito da meno di 4 mesi resta in classe, i non vaccinati e i vaccinati e guariti da più di 120 giorni vanno invece in dad; con 3 positivi, tutta la classe resta a casa e segue le lezioni da remoto per un tempo massimo di 10 giorni.
Fino alla fine di febbraio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare auto-sorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.
Alle 18 conferenza stampa con Draghi e Bianchi
Il premier Mario Draghi, con i ministri della Salute, Roberto Speranza e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, tengono una conferenza stampa per illustrare il pacchetto di misure messe in campo nelle ultime settimane per contrastare l’avanzata della variante Omicron, da ultimo l’obbligo vaccinale per gli over 50 in vigore da oggi.
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