Oggi i sindacati incontrano il Ministro Valditara. Anief: “Tante questioni irrisolte da trattare, no al precariato cronico e alla riduzione della Carta del docente”

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Stamane i sindacati rappresentativi il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, incontra i sindacati rappresentativi: l’appuntamento, previsto alle ore 16.00 al Ministero di Viale Trastevere, volgerà sulle problematiche di inizio anno scolastico. “Ogni organizzazione sindacale – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – rivolgerà al Ministro Giuseppe le proprie osservazioni sulle modalità che hanno caratterizzato il primo mese di lezioni, con un occhio particolare sulle questioni irrisolte a partire dal precariato.

Noi, sicuramente, ricorderemo che è giunta l’ora di introdurre modalità di reclutamento in linea con quanto ci chiede l’Unione europea di 25 anni e ribadito con il recentissimo deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia UE e la conseguente decisione di avviare una class action per recuperare fine a 24 stipendi come indennizzo per la mancata stabilizzazione”.

Lo stallo ha costretto il Governo Meloni, con il decreto «Salva-infrazioni», ad assegnare un mese fa un indennizzo maggiorato, adesso da 4 a 24 mesi, a favore dei precari storici della pubblica amministrazione. “Avere raddoppiato gli indennizzi massimi è importante ma non farà altro – continua il leader del sindacxato Anief – che incentivare le richieste di risarcimento danni prodotte dall’Anief. Perché quella del precariato cronico da cancellare è la prima esigenza della scuola”.

“Certo, all’amministrazione – dice ancora Pacifico – chiederemo anche l’attivazione del doppio canale di reclutamento, di assumere in ruolo progressivamente gli idonei dei concorsi, da collocare in graduatorie di merito, la cancellazione dell’organico di fatto e in deroga su sostegno: quando si parla di stabilizzazione di 200.000 precari occorre preparare il terreno per assumerli attraverso l’attivazione di queste procedure. Oltre a cambiare le norme che regolano il reclutamento nella scuola, chiederemo spiegazioni sull’intenzione di ridurre l’importo della Carta del docente, che invece andrebbe allargato ai precari, come hanno detto Consiglio di Stato, Corte di Giustizia Ue e Cassazione, sul mancato sostegno a tanti alunni disabili, sulla parità dei diritti del personale non di ruolo, sui danni prodotti dal dimensionamento previsto nel triennio 2024-26 e altro ancora”.

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