Odissea scolastica in Sicilia: studenti pendolari a piedi per i guasti agli autobus AST. I genitori si sostituiscono agli autisti

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L’inizio dell’anno scolastico in Sicilia si è trasformato in un incubo per molti studenti pendolari e le loro famiglie. A causa di guasti che hanno interessato 56 autobus su 107, l’azienda di trasporto siciliana AST è stata costretta a sopprimere numerose corse, lasciando a piedi centinaia di studenti in dodici comuni della provincia di Palermo.

La situazione, denunciata da genitori esasperati, sta creando enormi disagi e costringendo le famiglie a soluzioni estreme.

“I compiti, i voti dei professori, sono l’ultima delle preoccupazioni”, racconta un genitore a La Repubblica, “Qui ogni giorno il problema è quello di arrivare a scuola e ancora di più di riuscire a tornare a casa. Per noi e i nostri figli l’inizio dell’anno scolastico è la partenza verso una lunga odissea”.

Mentre l’azienda AST, alle prese con una flotta vetusta e inadeguata, sta cercando di correre ai ripari noleggiando autobus da ditte private, la risposta delle istituzioni appare lenta e frammentata.

La Prefettura ha convocato un vertice d’urgenza per il 13 settembre, ma al momento la soluzione appare lontana. Nel frattempo, sono i genitori a farsi carico del problema, organizzandosi in turni per accompagnare i figli a scuola con le proprie auto, trasformandosi in autisti improvvisati per garantire il diritto allo studio.

Una situazione insostenibile che mette in luce le criticità del sistema di trasporto pubblico siciliano e l’urgente necessità di interventi strutturali.

Scuolabus a rischio in Sicilia: 7mila studenti potrebbero restare a piedi

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