Odifreddi: “La scuola italiana è anacronistica. Serve una riforma radicale”

In una recente intervista all’Huffington Post, il matematico e divulgatore scientifico Piergiorgio Odifreddi critica l’impianto del sistema scolastico italiano, definendolo “arretrato” e “diviso tra cultura umanistica e scientifica”.
Odifreddi individua le radici di questa divisione nella riforma Gentile del 1923, voluta dal regime fascista, che creava una netta distinzione tra i licei classici, destinati alle classi dirigenti, e gli istituti tecnici, per le classi meno abbienti. Secondo Odifreddi, questa visione è “totalmente anacronistica” e impedisce agli studenti di acquisire una formazione completa. Il problema, sostiene, non è solo la scarsa attenzione alle materie scientifiche, ma anche la resistenza da parte degli studenti con formazione umanistica ad approfondire la cultura scientifica.
Odifreddi propone una riforma radicale del sistema scolastico, con nuovi programmi e metodi di insegnamento più moderni e digitalizzati.