Ocse Pisa, Unione Matematica italiana analizza i risultati: occorre un’organica pianificazione del reclutamento degli insegnanti e della loro formazione continua
Lo scorso 5 dicembre, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre, sono stati presentati i risultati dell’Indagine internazionale PISA 2022 (Programme for International Student Assessment) condotta dall’OCSE. L’indagine, avviata nell’anno 2000, si rivolge a studenti tra i 15 e i 16 anni d’età (indipendentemente dal grado scolare di appartenenza e dalla tipologia di scuola frequentata) e, nel 2022 ha interessato 81 Paesi, inclusi 37 membri OCSE.
L’Unione Matematica Italiana commenta i risultati cercando di esulare da sensazionalismi. Tra le considerazioni:
1. In primo luogo è importante sottolineare che, come avviene per altre rilevazioni, l’indagine PISA è un’indagine campionaria e non censuaria per cui i risultati di ciascun paese rappresentano delle stime di cui però è possibile determinare l’entità dell’incertezza perché il campionamento e la rilevazione sono effettuati con rigore scientifico. Quindi quando si vanno ad analizzare le differenze tra i diversi paesi per fare dei confronti, bisogna tenere in
considerazione quali di queste siano, o meno, staticamente significative. Il calo che i nostri studenti registrano in matematica è in linea con il calo che si registra nella maggior parte degli altri Paesi OCSE.
2. Una considerazione da fare riguarda cosa PISA può misurare (o non può misurare cioè le competenze nel senso più profondo, complesso ed esplorativo del termine).
PISA fa riferimento alla literacy matematica, definita nel nuovo quadro di riferimento come «la capacità di una persona di ragionare in modo matematico e di formulare, utilizzare e interpretare la matematica per risolvere problemi in svariati contesti del mondo reale. Tale competenza comprende la capacità di utilizzare concetti, procedure, dati e strumenti per descrivere, spiegare e prevedere fenomeni. Aiuta gli individui a conoscere il ruolo che la
matematica gioca nel mondo, a operare valutazioni e a prendere decisioni fondate che consentano loro di essere cittadini del 21° secolo impegnati, riflessivi e con un ruolo costruttivo».
3. Se ci riferiamo ai processi matematici coinvolti nella valutazione PISA 2022, rispetto a quelli già esistenti nelle precedenti valutazioni (Formulare, Utilizzare, Interpretare) c’è la novità del processo Ragionare. Il contributo del quadro di riferimento di PISA 2022, diversamente dai precedenti, è quello di evidenziare la centralità del ragionamento matematico sia nel ciclo di risoluzione dei problemi sia nella literacy matematica in generale.
Se andiamo a guardare il punteggio medio nelle scale dei processi matematici, quello italiano è risultato in linea con la media internazionale.
Un punto di discussione a parte merita il problema della differenza di genere che è emerso (anche) dalle rilevazioni PISA 2022. È confermato il risultato che vede i ragazzi ottenere un punteggio medio in matematica superiore alle ragazze. L’Italia, inoltre, mostra differenze di genere più marcate rispetto ad altri paesi (21 punti), seguita da Austria (19 punti) e Cile (16 punti). La distanza tra ragazzi e ragazze in Italia è anche più elevata di quella dei paesi OCSE (9 punti). Il vantaggio dei ragazzi è risultato significativo sia nella fascia mediana della distribuzione dei punteggi (25 punti), sia in quella
del 10% più elevato (37 punti). Anche in questo caso, le differenze riscontrate nel nostro paese sono maggiori di quelle della media OCSE (10 e 22 punti, rispettivamente). In tutte le macroaree geografiche le differenze sono risultate significative, confermando il risultato nazionale a favore dei ragazzi.
In definitiva, i risultati PISA2022 evidenziano ancora criticità in matematica, così come le precedenti restituzioni. Sembra che si sia invertito il trend di crescita rispetto a 20 anni fa. Sicuramente questo richiede una attenta riflessione riguardo le risorse umane e materiali da investire nel sistema scolastico (e non solo).
Occorre, innanzitutto, una organica pianificazione del reclutamento degli insegnanti e della loro formazione continua, favorire l’uso di metodologie innovative in classe, l’implementazione di attività didattiche interdisciplinari, il potenziamento del problem solving e didattiche esplorative anche
sacrificando aspetti più tecnici e aulici della disciplina.
Può essere importante promuovere un approccio didattico che consideri sia la componente emotiva che la metacognitiva e incentivi la motivazione all’apprendimento della matematica.