Occupazione a scuola, stangata per gli studenti: 10 giorni di sospensione e 5 in condotta. Accade in un liceo a Roma
L’episodio di protesta al liceo Tasso ha portato a conseguenze inattese per gli studenti coinvolti. Come segnala il Corriere della Sera ha proposto una sanzione severa: dieci giorni di sospensione, di cui due senza obbligo di frequenza, oltre ad attività socialmente utili nel pomeriggio e un voto di 5 in condotta al trimestre.
Durante i giorni di sospensione, gli studenti dovranno leggere un libro e redigere un elaborato su di esso. Le misure richiedono l’approvazione dei consigli di classe e rappresentano una risposta educativa alle azioni degli studenti, che hanno occupato l’istituto per una settimana.
Il dirigente scolastico sottolinea l’importanza della libertà d’espressione e di opinione, ma rimarca che ci sono modi democratici per esercitarla. L’occupazione ha causato danni materiali significativi e ha interrotto il diritto allo studio degli altri studenti. È emerso un chiaro conflitto tra l’espressione degli studenti e l’ordine scolastico.
Dal 27 dicembre, si sono tenuti colloqui con gli studenti e i loro genitori per esplorare le ragioni del procedimento disciplinare. Il preside sottolinea che tali incontri non sono inquisitori, ma mirano a una comprensione reciproca. La decisione di escludere gli studenti coinvolti dai viaggi d’istruzione, una sanzione discussa l’anno scorso, non è stata riproposta.
Gli studenti esprimono preoccupazione per le ripercussioni sulle loro pagelle e sulle future iscrizioni universitarie. Una studentessa teme che il voto in condotta possa pregiudicare il suo accesso all’università. La ragazza, pur consapevole delle conseguenze, non rinnega la scelta di protesta fatta, motivata da una serie di eventi globali e locali.