Obbligo vaccinale docenti e Ata, nessuna fila agli hub o prenotazione, accesso prioritario per vaccinazione [CIRCOLARE]
Nessuna fila agli hub o prenotazione se il vaccino è obbligatorio. Lo ribadisce una circolare del commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo.
Obbligo vaccinale per docenti e Ata
Con il decreto approvato il 24 novembre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27, il governo ha allargato le categorie per cui sussiste l’obbligo vaccinale.
Se prima questo era previsto solo per i sanitari e per il personale delle Rsa, ora anche docenti e Ata, militari, forze di polizia, soccorso pubblico e comparto amministrativo della sanità dovranno fare obbligatoriamente il vaccino.
CIRCOLARE FIGLIUOLO [PDF]
L’obbligo scatterà dal 15 dicembre: tuttavia, per chi la vaccinazione è obbligatoria non dovrà fare la fila o prenotarsi, ma avrà accesso diretto all’hub vaccinale.
Nella circolare del generale Figliuolo si legge che le priorità per la somministrazione delle terze dosi va alle “fasce di popolazione più vulnerabili rispetto alle forme gravi di Covid-19 per età o elevata fragilità”, alle “categorie per le quali la vaccinazione è obbligatoria” e alle “categorie per le quali la vaccinazione è fortemente raccomandata, in particolari familiari e caregiver di soggetti estremamente vulnerabili”
Il documento poi prosegue affermando la necessità di “garantire per le categorie per le quali la vaccinazione è obbligatoria l’opzione di accesso diretto agli hub vaccinali senza prenotazione e predisporre, ove possibile, linee dedicate, sia per il ciclo primario sia per i richiami”.
“Per tali categorie si autorizza sin d’ora la somministrazione dei richiami a partire dai 18 anni di età, fatto salvo il vincolo temporale dei 5 mesi dalla conclusione del ciclo primario”.
Infine, si invitano le Regioni a ricorrere sistematicamente alla chiamata attiva per la prenotazione delle terze dosi, ad utilizzare in modo bilanciato entrambi i vaccini a mRna a disposizione e a rafforzare la capillarizzazione delle somministrazioni impiegando sia i medici di medicina generale, sia i farmacisti e i team mobili sanitari della difesa.