Obbligo vaccinale, Anief: il 30 novembre la Consulta si esprimerà su richieste di risarcimento dei lavoratori pubblici sospesi, assegno alimentare negato e demansionamento docenti
Mancano 30 giorni per sapere la verità sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal servizio decisa dal Governo: il 30 novembre è stata fissata l’udienza pubblica in Corte Costituzionale sulle 14 ordinanze rimesse dai Tribunali amministrativi e del lavoro, per violazione di ben undici articoli della Costituzione, con dichiarazione di ammissibilità dell’intervento di Anief per il personale scolastico.
L’ufficio legale del giovane sindacato ha presentato, in particolare, ricorsi per più di 4 mila tra amministrativi e insegnanti, mentre con diverse ordinanze si sono rivolti alla Consulta il Consiglio giustizia amministrativa Sicilia, il Tar Lombardia, lo stesso Tar Lazio e i Tribunali del lavoro di Brescia, Catania e Padova.
“L’udienza – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sarà discussa dopo che, probabilmente, con il nuovo Governo, dal 1° novembre, sarà eliminato l’ultimo obbligo ancora vigente per i lavoratori che operano in ambito sanitario e potrebbe essere già insediata una commissione d’inchiesta sulla gestione della crisi pandemica. Ma in ballo, oltre alle importanti questioni in punto di diritto, dibattute in sede sfavorevole all’obbligo vaccinale in alte Corti di giustizia di altri Paesi europei e del mondo (Usa, Slovenia, Austria), ci sono migliaia di richieste di risarcimento in favore dei lavoratori pubblici sospesi anche per l’assegno alimentare negato durante il periodo di sospensione e una specifica per il demansionamento del personale docente, rientrato fuori dalle aule ad aprile”.
Ancora, si attende, invece, la data dell’udienza in Corte di Giustizia europea dell’ordinanza promossa dal Tribunale di Padova sul rispetto delle norme comunitarie su un alto numero di Ordinanze. Gli articoli della Costituzione violati dal Decrero legge 1 aprile 2022, n. 44 e dal decreto legge 26 novembre 2021, n. 172 come convertiti in legge, secondo le Ordinanze: artt. 1, 2, 3, 4, 21, 32, 33, 34, 35, 36, 97.
LE ORDINANZE PUBBLICATE
Anief ricorda che il dispositivo della Corte Costituzionale ha dichiarato “rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, per contrasto con il dettato degli articoli 2 e 3 della Costituzione, dell’art. 4-ter, comma 3 del decreto-legge n. 44/2021 conv. dalla legge 28 maggio 2021, n. 76 nella parte in cui nel prevedere che «Per il periodo di sospensione, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati» esclude in favore del personale di cui al comma 1, lettera c) dell’art. 4-ter citata disposizione, nel periodo di disposta sospensione, l’erogazione dell’assegno alimentare previsto dall’art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica n. 3/1957 per contrasto con i principi di ragionevolezza e di proporzionalità, di cui all’art. 3 della Costituzione, anche in riferimento alla violazione dell’art. 2 della Costituzione”.
I RICORSI
Il sindacato Anief rimane l’unico tra le sigle rappresentative dei lavoratori della scuola a denunciare le scelte politiche che non hanno tutelato la salute dei lavoratori e che ne hanno compresso diritti inalienabili: l’iter giudiziario è ancora da riparare nei tribunali grazie ai ricorsi patrocinati sempre da Anief.