Obbligo scolastico per i calciatori fino a 26 anni. La proposta del presidente: “Solo così possiamo trasmettere dei valori positivi”

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La Reggiana ha scelto di puntare su Manolo Portanova, calciatore condannato a sei anni per stupro, pena mai scontata a causa di un difetto di giurisdizione.

La decisione ha suscitato dibattiti e polemiche, portando il presidente della Reggiana, Carmelo Salerno, a difendere la scelta durante una conferenza stampa.

Salerno ha espresso un punto di vista piuttosto radicale sul ruolo dei calciatori nella società, sottolineando che essi non dovrebbero essere modelli per i giovani. Il presidente ha sottolineato il ruolo centrale delle famiglie e delle scuole nel trasmettere valori ai giovani. “I modelli per i figli devono essere i genitori o il Papa. L’esempio lo devono dare le famiglie e la scuola”, ha dichiarato.

Salerno ha anche lanciato una proposta alla Figc, chiedendo l’introduzione di un obbligo scolastico per i calciatori fino a 26 anni. “Solo così possiamo trasmettere dei valori positivi”, ha affermato.

Sulla scelta di ingaggiare Portanova, Salerno ha dichiarato: “È stata una scelta sofferta e a lungo meditata. Abbiamo ingaggiato Portanova perché è un giocatore forte”. 

Infine afferma: “Il club fa calcio e non “scrive sentenze”, rimandando al sistema giuridico per ogni ulteriore valutazione. Ha evocato l’articolo 27 della Costituzione, sottolineando che ogni cittadino è “libero e innocente fino al terzo grado di giudizio definitivo”.

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