Nuovo sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici, si parte già quest’anno. La proposta del Ministero per punteggi e fasce
Il 20 novembre 2024, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stato avviato il confronto tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, introdotto dall’art. 13 del DL 71/2024. Questo sistema prevede un legame diretto tra la valutazione della performance dirigenziale e la retribuzione di risultato, ponendo al centro obiettivi strategici misurabili e criteri di merito individuale.
Con l’introduzione del nuovo sistema, già in via sperimentale a partire dall’anno scolastico 2024/2025, infatti, cambieranno le modalità con cui sarà assegnata la retribuzione di risultato ai Dirigenti scolastici: esclusivamente in base agli esiti della valutazione. L’urgenza di implementare questo meccanismo deriva dalla necessità di adeguarsi alle indicazioni della Funzione Pubblica, che non consente l’erogazione di tali compensi in assenza di un sistema strutturato di misurazione della performance.
La proposta del Ministero
Il sistema di valutazione, proposto dal Ministero, si concentra su quattro ambiti chiave:
- Gestione e organizzazione;
- Sviluppo delle risorse umane;
- Analisi e miglioramento della realtà scolastica;
- Relazioni con la comunità e le istituzioni.
A ciascun ambito, sarebbero legati gli obiettivi, generali e specifici, la cui definizione sarebbe compito dei Capi Dipartimento. Per misurare il raggiungimento degli obiettivi, saranno previsti degli indicatori e dei target specifici, basati su evidenze disponibili nel sistema informativo ministeriale. Questi obiettivi sarebbero poi assegnati ai DS dai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali (USR), con possibilità di adattamenti limitati al 20%.
In base a tale impostazione, si procederebbe alla valutazione, assegnando un punteggio massimo di 100 punti, suddiviso in:
- 80 punti per il raggiungimento degli obiettivi misurabili;
- 20 punti per l’apprezzamento professionale e organizzativo del dirigente, attribuiti a discrezione del Direttore USR.
Il Ministero ha anche proposto le seguenti Fasce di valutazione:
- 80-100 punti: ottimo raggiungimento degli obiettivi;
- 55-79 punti: buon raggiungimento degli obiettivi;
- 31-54 punti: sufficiente raggiungimento degli obiettivi;
- ≤30 punti: mancato raggiungimento degli obiettivi.
La valutazione dovrà essere completata entro dicembre dell’anno scolastico successivo, con l’erogazione della retribuzione di risultato in unica soluzione, in funzione dell’esito di tale processo.
Tuttavia, il ruolo discrezionale del Direttore USR nella valutazione del comportamento organizzativo ha suscitato critiche, in quanto percepito come una possibile fonte di arbitrarietà.
Procedura di contraddittorio
In caso di disaccordo sul punteggio attribuito, il Ministero ha proposto che il dirigente scolastico possa richiedere un riesame attraverso un contraddittorio formale. Se il disaccordo persiste, il caso è sottoposto a un Organismo di garanzia composto da un Capo Dipartimento e due Direttori Generali, supportati da un Nucleo tecnico. Questo organismo esprime un parere obbligatorio ma non vincolante, che può portare a modifiche nella valutazione finale.
Tempistiche di attuazione
Il sistema dovrebbe essere pienamente operativo a partire dall’anno scolastico 2025/2026, con una progressiva introduzione già nel 2024/2025. Per quest’anno scolastico, considerato di transizione, il decreto interministeriale individuerà un numero limitato di obiettivi, concentrandosi su attività fondamentali. L’idea del Ministero è quella di implementare tale sistema e metterlo a regime in base alle seguenti scadenze:
- entro luglio 2025: definizione degli obiettivi per l’anno scolastico successivo;
- entro agosto 2025: assegnazione degli obiettivi ai dirigenti scolastici;
- entro dicembre 2025: valutazione finale e determinazione della retribuzione di risultato