Tar boccia nuovo PEI, cosa succederà adesso? Non si tornerà al vecchio PEI: appello del Ministero o nota di chiarimento. Ecco lo scenario

WhatsApp
Telegram

Ieri la nostra testata ha dato notizia della sentenza del Tar con la quale i giudici hanno accolto il ricorso di alcune associazioni di genitori annullando il decreto Interministeriale numero 182 del 2020 recante l’adozione del modello nazionale di PEI e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.

In particolare, i giudici hanno dato ragione ai ricorrenti su alcuni importanti aspetti: la composizione del GLO, l’esonero dalle discipline per alcune categorie di studenti con disabilità, le nuove modalità di determinazione del sostegno didattico in base a range predeterminato e in base al cosiddetto “debito di funzionamento”. Inoltre, il TAR ha osservato che l’amministrazione non avrebbe potuto emanare il nuovo modello di PEI senza la previa disciplina delle modalità di accertamento della disabilità e del profilo di funzionamento.

Cosa succederà adesso? Una domanda che molte scuole e molti docenti, nonché genitori, si sono posti ieri leggendo il nostro articolo.

Non si potrà ritornare al vecchio PEI, questo è pacifico, perché resta in vigore l’articolo 7 del DL 96 del 2017 che descrive il nuovo PEI.

Un problema non dialettico, ma pratico. Di conseguenza resta in vigore la necessità di redigere il documento sulla base dei criteri Bio Psico Sociale su base ICF..

Le strade, quindi, per il Ministero sono stanzialmente due:

  • ricorrere al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva della sentenza del Tar adducendo quale motivazioni la necessità di rispettare la tempistica di fine ottobre per la redazione;
  • emanare una nota di chiarimento e mettere in condizioni le scuole di lavorare.

Nel caso in cui il Ministero decidesse di perseguire la prima via, il CdS potrebbe comunque rigettare la richiesta, rendendo necessario un intervento di chiarimento (potrebbe essere una nota) con la quale il Ministero metterà in condizioni di redigere i PEI.

Cosa potrebbe contenere questa nota di chiarimento?

In questo caso potrebbe semplicemente chiedere di redigere comunque il PEI su base ICF (perché ancora validi) senza riferimento agli elementi censurati dalla sentenza del Tar Lazio, a partire dall’esonero per alcuni studenti da alcune discipline, le convocazioni del Glo ed in particolare dei genitori considerati non come membri attivi, ma semplici partecipanti.

Scarica il testo della sentenza

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine