Nuovo PEI, il ruolo della famiglia nel GLO e per il percorso differenziato: le novità introdotte dal decreto 153/2023
La vicenda che riguarda il PEI si arricchisce di un nuovo capitolo: con la pubblicazione del decreto interministeriale n. 153 del 1 agosto 2023 sono state adottate delle nuove disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182.
Dalla cancellazione dell’esonero e della relativa riduzione dell’orario scolastico alle nuove linee guida sulla somministrazione dei farmaci, fino alla possibile retribuzione delle ore del GLO, sono diverse le novità introdotte dal nuovo decreto 153/2023. Rimangono, tuttavia, alcune questioni aperte anche dopo il correttivo, tra cui quella relativa al ruolo della famiglia all’interno del GLO e, in particolare, per quanto riguarda il percorso differenziato.
“Per quanto concerne il ruolo della famiglia – spiega la dottoressa Evelina Chiocca (Osservatorio182), intervenuta durante la diretta organizzata da Orizzonte Scuola – non è cambiato nulla. Il decreto 153/2023 ha aggiunto tre parole, ossia “a pieno titolo“: i genitori partecipano ai lavori del GLO a pieno titolo. Questa aggiunta non cambia la sostanza, perché i genitori devono essere componenti effettivi del GLO, non soggetti che partecipano”.
Per quanto riguarda, invece, il percorso differenziato, il decreto 153/2023 ha introdotto l’art. 10bis rubricato “Esami integrativi per gli alunni con disabilità frequentanti scuole secondarie di secondo grado”. La norma introdotta prevede la possibilità, su richiesta dei genitori o di chi esercita la potestà genitoriale, di richiedere il passaggio da un percorso didattico differenziato a un percorso didattico personalizzato. Ciò può avvenire in due modi:
- previo superamento di prove integrative, relative alle discipline e ai rispettivi anni di corso durante i quali è stato seguito un percorso differenziato, in caso di parere negativo del consiglio di classe;
- senza il previo superamento di prove integrative se il consiglio di classe, con decisione assunta a maggioranza, esprime, invece, parere favorevole.
“Quello che invece resta, come dire, abbastanza oscura – spiega la dottoressa Chiocca – è la procedura di richiesta del percorso differenziato. Questa procedura è descritta all’interno delle linee guida, ma sostanzialmente è rimasta la stessa. C’è un passaggio, però, che secondo me non è molto chiaro, perché mentre nella fase precedente c’era questa idea che la rinuncia del differenziato da parte della famiglia comportava sostanzialmente il passaggio al percorso ordinario, adesso viene scritto chiaramente che si passa a prove equipollenti, ma le prove equipollenti sappiamo che appartengono al percorso personalizzato. In ogni caso si fa presente che pur passando al percorso ordinario (sebbene viene usata un’altra espressione) si devono mantenere tutte le personalizzazioni previste. Ulteriori chiarimenti a riguardo potrebbero essere utili al fine di evitare interpretazioni scorrette della procedura”.
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