Nuovo Ministro dell’Istruzione, la nomina di Bianchi ben voluta dal popolo della scuola. Il sondaggio di Orizzonte Scuola

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Patrizio Bianchi è il nuovo ministro dell’Istruzione dell’esecutivo Draghi. 68 anni, economista, già a capo della task force per la riapertura delle scuole a settembre, succede a Viale Trastevere alla ministra dell’Istruzione uscente, Lucia Azzolina.

Orizzonte Scuola, tramite un sondaggio svolto nelle scorse ore, ha chiesto ai propri utenti chi preferisse a Viale Trastevere: il nome di Bianchi ha prevalso, seppur di poco, rispetto a quello di Azzolina, attuale ministra. Il 33,09% degli utenti (pari a 1178) dice sì a Bianchi, mentre il 30,62% degli utenti (pari a 1090) non sarebbe contrario alla riconferma della deputata pentastellata.

Più staccati gli altri, Antonella Polimeni, Cristina Messa e Antonio Malaschini. Polimeni, però, potrebbe tornare in auge qualora Draghi decidesse di accorpare il Ministero dell’Istruzione con quello dell’Università (il “vecchio” Miur).

È nato a Copparo (Ferrara) il 28 maggio 1952. È sposato con Laura Tabarini dal 1984, hanno due figli, Lorenzo nato nel 1988 e Antonionato nel 1992.

Come si legge sul suo curriculum, nella sua lunga carriera accademica e professionale Patrizio Bianchi ha sempre coniugato una rigorosa ricerca scientifica sui fondamenti della produzione ed innovazione industriale con l’assunzione diretta di responsabilità nella gestione di enti ed istituzioni pubbliche e private rivolti alla formulazione, programmazione ed attuazione di politiche per l’educazione e la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo.

Formatosi alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna con Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio, si è perfezionato alla London School of Economics con Basil Yamey, percorrendo un’intensa carriera accademica, fino al ruolo di professore ordinario nel 1989 e di Rettore dell’Università di Ferrara (2004) e di Presidente della Fondazione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (2007).

Noto a livello internazionale per i suoi studi sulle politiche industriali, alla carriera accademica ha aggiunto una comprovata esperienza professionale, sia in ambito internazionale che nazionale.

Ha pubblicato circa 200 articoli e 32 volumi, di cui 12 in inglese e 3 in spagnolo.

Nel 2004 viene eletto Rettore della Università di Ferrara, per poi essere riconfermato per il secondo mandato triennale fino al 2010.

In sintesi:

– 1976 – Laurea in Scienze politiche, indirizzo economico, con lode, Università di Bologna
– 1976 – borsa di studio alla Facoltà di Economia della Libera Universitàdi Trento
– 1977 – 1980 – London School of Economics and Political Sciences e Price Commission
– 1980 – Ricercatore universitario presso Facoltà di Economia, LiberaUniversità di Trento
– 1982 – Ricercatoreuniversitario, Istituto di Scienze Economiche, Facoltà di Scienze
Politiche, Università di Bologna
– 1986 – Professore Associato di Politica Economica,Istituto di Scienze Economiche, Facoltàdi Scienze Politiche, Università di Bologna
– 1989 – Professore Straordinario di Politica Economica alla Facoltà di Economia, Università di Udine
– 1991 – Professore Straordinario di Politica Economica delle Comunità Europee, Facoltà di
Scienze Politiche, Università di Bologna, sede di Forlì
– 1994 – Professore Ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna, direttore Dottorato in Economia ed istituzion
– 1997 – 2000 – Presidente Comitato Ordinatore Facoltà di Economia, Università di Ferrara
– 2000 – 2004 – Preside della Facoltà di Economia della Università di Ferrara
– 2004 – 2010 – Rettore della Università di Ferrara
– 2004 – 2007 – Membro del Consiglio direttivo della CRUI
– 2007 – 2010 – Presidente della Fondazione CRUI
– 2003 – 2010 – Presidente IMPAT – consorzio universitario per la promozione del trasferimento tecnologico e degli spin off da ricerca
– 2007 – 2010 – Presidente Università telematica internazionale Uninettuno

Nel 2010, alla conclusione del suo secondo mandato come Rettore, è nominato Assessore regionale
della Regione Emilia Romagna con delega a Università, ricerca, scuola, formazione professionale e
lavoro.

Nel 2020 l’incarico di capo della task force per la riapertura delle scuole nominato dalla ministra dell’Istruzione uscente, Lucia Azzolina.

La sua idea di scuola

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