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Nuovo lavoro dopo la pensione, come è tassata la retribuzione?

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Come si tassano le retribuzioni di un lavoro che si svolge dopo il pensionamento?

Sono moltissime le misure previdenziali che consentono tranquillamente il cumulo di redditi da lavoro con quelli da pensione. Quando il nuovo lavoro si cumula con i redditi da pensione questo, necessariamente, va dichiarato nel 730 per il pagamento dell giuste tasse. Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive:

Sono docente d’inglese in pensione.
Faccio corsi linguistici come esperto esterno per 20/25 ore alcuni pagati dal fondo d’istituto a circa 30€ lordi all’ora e mi é stato proposto 25 ore di PNRR a 79€.
Come vengono tassate queste retribuzione e dovrò fare obbligatoriamente la dichiarazione dei redditi cioè compilare il modello 730?
Grazie

Lavoro dopo la pensione e tassazione

Non spiega bene come queste retribuzioni le saranno erogate se come collaboratore con ritenuta d’acconto, se come professionista con partita Iva o in altro modo. In ogni caso si tratta di redditi che vanno tassati e conguagliati in sede di dichiarazione annuale, anche se il committente opera ritenuta alla fonte.

Questi redditi, infatti, si sommeranno al reddito da pensione che percepisce per determinare il reddito complessivo che produce per l’applicazione delle aliquote Irpef per la tassazione. Ovviamente se opera una ritenuta alla fonte quest’ultima sarà già considerata come tassazione e dovrà pagare solo la differenza tra il dovuto e quanto già versato.

L’obbligo di dichiarazione, quindi sussiste, ma dirle quanto queste retribuzioni saranno tassate non è possibile visto che per determinare la tassazione è necessario conoscere il suo reddito complessivo. In ogni caso può fare un grossolano conto considerando che per il 2024 l’Irpef sarà applicata su 3 scaglioni:

  • fino a 28.000 euro al 23%;
  • da 28.000 a 50.000 euro al 35%;
  • oltre i 50.000 euro al 43%.

Se sommando al suo reddito da pensione anche queste retribuzioni resta al di sotto dei 28.000 euro dovrà considerare sulle stesse una tassazione al 23% (da cui dovrà sottrarre l’eventuale ritenuta alla fonte), se supera i 28.000 euro sulle stesse dovrà considerare un tassazione al 35% (sempre sottraendo le eventuali ritenute alla fonte). Se, infine, supera i 50.000 euro la tassazione da considerare è al 43% (sempre sottraendo le eventuali ritenute alla fonte).

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