Nuovo Dpcm, scuole chiuse in zona rossa e nelle aree con 250 positivi ogni 100mila abitanti. Cts ha mostrato i dati contagi scuole. Alle 18.45 conferenza stampa

WhatsApp
Telegram

E’ terminata dopo circa un’ora la riunione della cabina di regia sul Covid del premier Draghi con i ministri a Palazzo Chigi in cui si definiscono le misure del Nuovo Dpcm in vigore fino a dopo Pasqua e a partire dal 6 marzo. Conclusa anche la cabina di regia tra governo ed enti locali.

I ministri per gli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, terranno questo pomeriggio alle ore 18.45 una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le nuove misure del Dpcm sull’emergenza epidemiologica da Covid-19. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.” Lo comunica una nota di Palazzo Chigi.

Al tavolo il ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Presente anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

In apertura della riunione tra governo e regioni, secondo quanto si apprende, gli esponenti del Comitato tecnico scientifico hanno illustrato alle Regioni il parere del comitato relativo alla situazione epidemiologica delle scuole.

Sembrano non essere del tutto soddisfatte le Regioni: il governo avrebbe infatti confermato il parametro indicato dal Cts nella risposta al quesito sollevato proprio dai governatori sull’impatto della scuola sottolineando che a disporre le chiusure in questo caso saranno le Regioni. I governatori però, a quanto apprende l’Adnkronos, avrebbero sollevato le loro obiezioni, con in testa il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che avrebbe chiesto che sia il governo a disporle.

Il presidente del Veneto Luca Zaia, invece, avrebbe contestato il parametro dei casi per abitante, sottolineando che penalizza le regioni che fanno più tamponi, mentre il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini avrebbe evidenziato la necessità di prevedere un bonus per le famiglie che lavorano e avranno i bambini a casa. Dalla Campania sarebbero state segnalate criticità sulla formulazione dell’articolo.

In base a quanto si apprende, dopo il vertice di questa mattina, resta dunque confermata la chiusura delle scuole nelle zone rosse mentre nelle zone arancioni saranno i presidenti di regione ad avere la facoltà di chiudere quando si raggiungono i 250 casi positivi ogni 100mila abitanti.

Inoltre, nella cabina di regia appena conclusasi a Palazzo Chigi sarebbe stata espressa preoccupazione per l’alta contagiosità delle varianti Covid.

Sostanzialmente è questo quello che presenterà il Governo alle Regioni prima del via libera definitivo del nuovo Dpcm.

La firma del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore dal prossimo 6 marzo, verrà apposta nella giornata di oggi dal premier Mario Draghi. Che tuttavia non terrà nessuna conferenza stampa in merito: Palazzo Chigi, a quanto si apprende, si limiterà a diffondere una nota sulle misure anti-Covid adottate. E’ la prima volta che l’adozione di un nuovo Dpcm non viene accompagnata da una conferenza stampa del presidente del Consiglio.

Cosa è accaduto ieri

Dopo il vertice di ieri, l’ultimo nodo è rimasto quello della scuola: si sarebbero recepite infatti le indicazione del Cts sulla chiusura di tutti gli istituti in zona rossa e sul criterio di ulteriore chiusura, a livello locale, se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti anche nelle regioni non rosse.

Lo scontro è stato sulla scuola in zona arancione: i ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, nonché il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sarebbero sulla stessa linea: che senso ha chiudere le scuole in area arancione quando si tengono aperti i centri commerciali, ad esempio? Prima di decidere strette in questa direzione, allora vanno chiusi altri possibili ‘rubinetti’ di contagio, il ragionamento che prende piede al tavolo con Draghi. Mentre invece altri Ministri sarebbero per una chiusura anche in quel senso.

Le Regioni, dunque, avrebbero dato un sostanziale via libera al Dpcm, sottolineando tra le parti positive lo spostamento al lunedì dell’entrata in vigore delle misure e l’istituzione di una cabina per la modifica dei 21 parametri.

Tra i miglioramenti chiesti  nel parere ci sarebbero la richiesta di una distinzione più puntuale tra attività che rischiano di aumentare la mobilità e altre più  compatibili alla lotta al Covid e una maggiore attenzione alla scuolaIl nuovo Dpcm dovrebbe essere definito tra oggi e domani. 

Nuovo DPCM: scuole superiori fino al 75%, resta obbligo mascherina, organi collegiali a distanza, stop gite, sì PCTO. Contenuti BOZZA

Le misure per la scuola fino ad oggi

Zona gialla e arancione

Superiori -Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Infanzia -L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.

Obbligo mascherina – È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Organi collegiali – Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado continuano a essere svolte solo con modalità a distanza. Il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche, qualora non completato, avviene secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.

Viaggi d’istruzione, PCTO, TFA – Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti

Zona rossa

Dad dalla seconda media – Fermo restando lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89, del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

WhatsApp
Telegram

Corsi Abilitanti 30 CFU online attivi! Esami entro il 30 Giugno