Nuovo Dpcm, si lavora per le misure restrittive valide dal 16 gennaio. Le prime ipotesi

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Nuovo Dpcm e nuova stretta in arrivo: nei prossimi giorni si inizierà a parlare delle nuove misure restrittive da adottare dal 16 gennaio.

Sarà un fine settimana chiave quello che si accinge ad arrivare: il Governo sta già lavorando al prossimo Dpcm che andrà a stabilire nuove restrizioni a partire dal 16 gennaio.

La linea, come possiamo immaginare, specialmente alla luce dell’impennata dei contagi covid, è mantenere una stretta, con regole rigide e la proroga di alcuni divieti, compreso quello di spostamento tra regioni almeno fino al 31 gennaio.

L’indiscrezione arriva dal Corriere della Sera, e prevede, con ogni probabilità, il rinnovo del coprifuoco alle 22, così come la chiusura di palestre, cinema e teatri.

È assai probabile che nelle zone gialle bar e ristoranti saranno ancora obbligati a chiudere alle 18.

AGGIORNAMENTO ore 20.22

Numeri in peggioramento con almeno 12 regioni che, alla luce dell’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce, sono a rischio di passaggio in una zona con misure più restrittive.

Tre Regioni – Calabria (1.09), Liguria (1.07) e Veneto (1.07) – avevano in base all’ultimo monitoraggio un Rt superiore all’1 anche nel valore inferiore e, dunque, in caso di peggioramento, si collocherebbero automaticamente in zona arancione.

Altre 3 – Basilicata (1.09), Lombardia (1) e Puglia (1) – superavano l’Rt 1 nel valore medio e anche queste potrebbero essere arancioni.

Rischiano anche l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, che sfioravano l’Rt 1 (rispettivamente 0.98, 0.96 e 0.99), la Sardegna, che aveva un Rt a 0.78 ma era classificata a rischio non valutabile – equiparato a rischio alto – poiché non aveva trasmesso i dati completi, il Lazio, che ha un indice di trasmissione di poco sotto l’1 e la Sicilia. Quest’ultima potrebbe però passare direttamente in zona rossa visto che i tecnici regionali, sulla base dell’alto tasso dei contagi, hanno suggerito un provvedimento simile della durata di 3 settimana al presidente Nello Musumeci.

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Ricordiamo che da oggi, 7 gennaio, al 15, sono in vigore le misure del nuovo decreto: giovedì 7 e venerdì 8 l’Italia torna in giallo, ma con divieto di spostamento tra regioni. Resta comunque consentito, come già confermato dai precedenti decreti, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ci si potrà muovere all’interno della propria regione.

È vietato circolare dalle 22 alle 5 se non per comprovati motivi di necessità e urgenza, salute o lavoro e con autocertificazione; nelle altre ore è possibile spostarsi senza autocertificazione.

Bar e ristoranti potranno riaprire in quei due giorni fino alle ore 18, poi solo asporto fino alle 22 e consegna a casa. Negozi aperti fino alle 20, via libera anche ai centri commerciali.

La mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. Riaprono anche i circoli sportivi, ma è vietato l’uso degli spogliatoi. Restano chiuse, invece, piscine e palestre. Restano chiusi teatri, cinema, musei, mostre e sale bingo.

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