Nuovo Dpcm, incontro Governo-Regioni. Gelmini: “No a lockdown generalizzato”. Alcuni Governatori chiedono parere del Cts su scuole aperte

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E’ da poco iniziato l’incontro Governo-Regioni in vista dei prossimi provvedimenti per l’emergenza Covid. A quanto si apprende, all’incontro – in videoconferenza – partecipano il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, e quello della Salute, Roberto Speranza.

Presenti anche il presidente dell’Associazione Comuni (Anci) Antonio Decaro e quello dell’Unione delle Province (Upi) Michele de Pascale.

Attesa domani la prima bozza del Dpcm. Gelmini: “Per l’esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita“.

Il sistema dei parametri (per definire i colori delle zone in Italia nell’emergenza Covid) si può affinare, ma probabilmente non con il decreto in arrivo, ci vorrà un tavolo tecnico. In ogni caso, per rendere più agevole la programmazione delle attività  economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì“, ha proseguito la ministra delle Autonomie Gelmini all’incontro con le Regioni e gli Enti locali.

Il sistema a fasce verrà mantenuto. Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi“, così la ministra Gelmini secondo quanto si apprende. “State certamente notando un cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre più frequenti e costanti“, ha aggiunto.

Nella riunione con i ministri da alcune Regioni è arrivata la richiesta di un parere del Comitato tecnico-scientifico sull’apertura delle scuole alla luce dell’incidenza della variante inglese, secondo quanto si apprende.

In particolare la Puglia, con il governatore Michele Emiliano, ma anche il rappresentante della Campania, hanno sottolineato che se chiudono le scuole, come prudenza richiede a loro avviso fino al termine della campagna vaccinale sugli insegnanti, le ordinanze vengono impugnate e poi sospese dal Tar

Le prime indiscrezioni

Il nuovo Dpcm scadrà il 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta. Per ora le limitazioni ai viaggi fra regioni sono fissate al 27 marzo ma ci sarà sicuramente una proroga.

Restano i colori che diventeranno comunque cinque con l’arancione rafforzato. In zona rossa vietate visite ad amici e parenti. Le seconde case si potranno raggiungere se non interverranno decisioni più restrittive dei governatori. Sport solo all’aperto, palestre e piscine rimangono chiuse. I ristoratori pressano per restare aperti fino alle 22 in zona gialla.

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Il ministro Franceschini, per quanto riguarda cinema e teatri, ha proposto al Cts una riapertura il 27 marzo (giornata mondiale del teatro).

L’ipotesi, lanciata da Repubblica, è che si possa avere una capienza di un terzo delle sale, anche cinematografiche, fino a un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all’aperto. Il Cts ha valutato positivamente l’impostazione dei protocolli ma se darà un via libera lo farà per numeri di spettatori più bassi.

Saranno consentiti, sempre dunque, gli spostamenti per motivi comprovati di lavoro o salute e si potrà rientrare presso la propria residenza o domicilio.

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Per quanto riguarda i giorni di festa a Pasqua, con ogni probabilità ci sarà un regime simile al Natale, una zona rossa estesa su tutto il territorio nazionale.

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