Nuovo Dpcm, con la riapertura scuole superiori gli orari di servizio docenti e Ata possono cambiare. Ecco perché

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Il Nuovo Dpcm ricorda che per l’organizzazione degli orari scaglionati dei ritorno a scuola delle superiori potrebbe prevedere un conseguente cambio di orario di lavoro di insegnanti e Ata.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Nuovo Dpcm che sarà valido fino al prossimi 5 marzo. Per quanto riguarda la scuola, come sappiamo, le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.

La rimanente parte dell’attività si svolgerà tramite didattica a  distanza. Resta comunque garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Il Nuovo Dpcm, tuttavia, nella parte relativa alle misure per la scuola, conferma quanto già previsto in precedenza: “Le  scuole  secondarie  di secondo grado modulano il piano di  lavoro  del  personale  ATA,  gli orari delle attività didattiche  per  docenti  e  studenti,  nonché degli uffici amministrativi,  sulla  base  delle  disposizioni  della presente lettera”.

Ciò vuol dire che, in base al piano operativo provinciale firmato dal prefetto, in caso di riorganizzazione dei turni di ingresso e uscita da scuola, come prevede il piano del Governo turni di ingresso dalle 8 alle 10, anche l’orario di lavoro del personale potrebbe risentirne.

Ciò era sottolineato anche nella nota del 9 dicembre il Ministero dell’istruzione che, sulla scorta delle indicazioni del Dpcm del 3 dicembre, ricordava come  “occorre modulare il piano di lavoro del personale ATA, gli orari delle attività didattiche per docenti e studenti, nonché degli uffici amministrativi, tenendo conto della frequenza a scuola del 75 per cento della popolazione scolastica”.

TESTO UFFICIALE

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TESTO IN GAZZETTA UFFICIALE

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Le disposizioni del Dpcm si applicano dalla data del 16 gennaio 2021, in sostituzione del Dpcm del 3 dicembre 2020, e sono efficaci fino al 5 marzo 2021.

Nessun passo indietro da parte del governo con il rinnovo di tutte le misure già in vigore a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni, introdotte con il decreto approvato mercoledì: con Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso.

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