Nuovo concorso per reclutare a TI 30 docenti di seconda lingua italiana nelle scuole tedesche di Bolzano: entro l’anno le selezioni

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Red – Il titolare dell’intendenza scolastica della ripartizione cultura tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano, Peter Höllrigl, ha annunciato che presto sarà bandito un nuovo concorso per assumere altre 30 docenti di seconda lingua italiana nelle scuole tedesche.

Red – Il titolare dell’intendenza scolastica della ripartizione cultura tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano, Peter Höllrigl, ha annunciato che presto sarà bandito un nuovo concorso per assumere altre 30 docenti di seconda lingua italiana nelle scuole tedesche.

Il via all’iter burocratico del concorso, che prevede le selezioni entro la fine dell’anno, è arrivato dopo l’incontro con il MIUR a Roma dei giorni scorsi.
 
Nell’incontro si è anche parlato degli esami di maturità e di terza media, sempre inerenti alle scuole in lingua tedesca di Bolzano. Dice Höllrigl : "Da parte del Ministero è stata data via libera a partire dal prossimo anno scolastico per quanto riguarda la riforma dell’esame di Stato (Maturità) relativamente all’accertamento della conoscenza della seconda lingua: Questo accertamento dovrà orientarsi alle direttive europee e quindi tener conto, non solo della verifica scritta, ma anche della comprensione orale dei testi e della lettura". Il Ministero ha anzi gradito l’iniziativa."Le responsabili hanno avviato un’analisi per verificare la possibilità di applicazione del nostro modello anche a livello nazionale".
 
C’è stato anche modo di trattare il modello di esame della terza media, prosegue l’intendente tedesco: ENel corso dell’incontro si è parlato di estendere il nuovo modello anche all’esame di terza media, in modo da avere un criterio omogeneo di selezione basato sulle competenze e non sulle conoscenze". Con queste modifiche, spiega Höllrigl, le verifiche linguistiche si allineano con i migliori standard di enti certificatori di lingua europei come le accademie nazionali. Questo non significa, però, precisa il funzionario, che dalla scuola si potrà uscire col patentino di bilinguismo in mano: "Questa decisione spetta alla politica, questo passo non sarà possibile finché le scuole non saranno ammesse alla lista degli enti certificatori".
 

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