Nuovi percorsi per abilitazione all’insegnamento, ecco chi può partecipare, requisiti di accesso, frequenza e costo massimo di 2.500 euro [scarica BOZZA]

Il DPCM 60 CFU, il testo che incorpora le modifiche del DL 36/22 al Decreto Legislativo, mira a equilibrare il regime transitorio fino al 31 dicembre 2024 e il regime ordinario. Nelle prossime settimane si vedrà la pubblicazione definitiva del DPCM e l’avvio del concorso straordinario previsto dal PNRR.
Il percorso da 60 CFU riguarda laureati, diplomati ITP, e studenti iscritti a corsi di studio idonei all’insegnamento con almeno 180 CFU. Il percorso da 30 CFU si rivolge ai vincitori di concorso già in possesso di 30 CFU, mentre quello da 36 CFU ai docenti che entro il 31 dicembre 2024 superano il concorso con laurea + 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
Il DL n. 36/2022, convertito in legge n. 79/2022, ha ridefinito la formazione iniziale e l’accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria. Si articola in un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale, corrispondente a non meno di 60 CFU, un concorso pubblico nazionale e un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.
Gli aspiranti docenti della scuola secondaria necessitano di titolo di studio e ulteriori requisiti: 24 CFU conseguiti entro il 31/10/2022 (fase transitoria sino al 31/12/2024); 30 CFU o 60 CFU tramite percorso universitario; 3 annualità di servizio, anche non continuative, svolte negli ultimi cinque anni presso le scuole statali.
Il primo concorso ad essere bandito sarà quello della fase straordinaria, rivolto ai docenti con tre annualità di servizio o con laurea + 24 CFU. I vincitori dovranno quindi completare il percorso con la formazione presso le Università.
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NOTA BENE Si tratta di indicazioni iniziali, che potranno ancora subire delle modifiche in base ai pareri che verranno acquisiti. Alcune indicazioni presenti nella BOZZA del DPCM 60 CFU potrebbero essere riviste alla luce del Decreto PA bis