Nuovi concorsi docenti, Anief: no e neanche grazie. Negli ultimi anni 5 procedure e il numero dei precari è raddoppiato
Nuovi concorsi docenti? “No e neanche grazie, si sono dimostrati inutili e non risolutivi. Si ritorni al doppio canale con l’utilizzo delle GPS. Questa la risposta, a caldo, secca, durante il confronto sul reclutamento degli insegnanti della delegazione”: così Marcello Pacifico, presidente Anief, su Facebook.
“Dal 2015 ad oggi – spiega il sindacalista -, ci sono state ben cinque procedure concorsuali straordinarie e riservate e il numero dei precari è raddoppiato. Per questo abbiamo detto no come Anief a nuovi concorsi per i precari“.
Per questo, “bisogna ritornare alla logica del vecchio doppio canale di reclutamento, con l’utilizzo laddove le GAE sono esaurite delle GPS di 1a e 2a fascia. Soltanto così si può rispondere all’esigenza di avere tutti gli insegnanti in cattedra e coprire le 70mila immissioni in ruolo promesse a Bruxelles“.
“Stiamo lavorando – dichiara Pacifico- con Ufficio legislativo Anief a una proposta che risponda ai rilievi di European Union sulla necessità di orientare le risorse del PNRR a una specifica formazione iniziale, alla procedura di infrazione attivata da European commission e alla denuncia di Anief accolta dalle istituzioni europee (Comitato europeo dei diritti sociali e Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa) sull’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano nei confronti del personale docente“.