Nuove regole quarantena, valgono pure per la scuola? Ciciliano (Cts): “Valide per tutte le età”. Sasso: “Per studenti e docenti non è cambiato nulla”
Il ritorno in classe è previsto dopo l’Epifania (a seconda del calendario scolastico tra il 7 e il 10 gennaio). C’è incertezza, però, per capire come si comporterà il governo in merito alla gestione della quarantena per studenti, docenti e rispettivi familiari.
Le nuove regole della quarantena, in vigore da oggi, secondo Fabio Ciciliano, membro del CTS, valgono per tutte le età, dunque anche per gli studenti.
Per la scuola, però, da novembre, è in vigore un nuovo protocollo per la gestione della quarantena: I bambini da 0 a 6 anni, se hanno un positivo in classe, finiscono tutti in quarantena (10 giorni) e devono sottoporsi a due test: uno dopo il contatto, uno alla scadenza dei termini.
Dai 6 anni in su la situazione cambia. Se in classe c’è un positivo, tutta la classe si deve fare il tampone. Tutti i negativi possono tornare a far lezione in presenza, e cinque giorni dopo devono sottoporsi a un altro test. Se invece i positivi sono due, la quarantena scatta soltanto per i non vaccinati. Infine, se i positivi sono tre, scatta per tutti la didattica a distanza.
La circolare del 4 novembre è ancora valida alla luce delle nuove regole? Per Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione, intervistato da La Verità, sì, vale ancora: “La circolare resta in vigore, la didattica in presenza è stata sempre un obiettivo principale del governo. Dobbiamo ovviamente tenere conto dei dati e della diffusione del virus, ma al 23 dicembre avevamo il 2,5% degli studenti in quarantena e meno dell’1% di positivi. Dunque io considero ancora valida la circolare secondo cui con un positivo in classe non si va in dad. E invito le autorità sanitarie a parlare con una voce unica sull’argomento”.
In realtà, come riferiamo a parte, la situazione potrebbe presto cambiare: i tecnici ministeriali stanno pensando di prevedere, nel caso di due positivi, auto-sorveglianza (non prescritta dall’autorità sanitaria) per i vaccinati, quarantena (prescritta dai medici) per i non vaccinati.