Nuove regole quarantena, verso Dad accorciata: misure rinviate al prossimo Cdm

Via libera dal Consiglio dei ministri sulle misure anti-Covid in scadenza. Prevista la proroga dell’uso delle mascherine all’aperto. Dall’1 febbraio, intanto, cambieranno le regole per il Green pass e per i non vaccinati.
Nuove regole quarantena, le ultime notizie
Dopo le modifiche già introdotte con il decreto Sostegni Ter, il governo metterà mano alle regole che ha creato difficoltà e proteste nel mondo scolastico.
Non cambierà sostanzialmente nulla per le scuole dell’infanzia dove i bambini non sono vaccinati e non portano le mascherine.
Saranno uniformate le norme: dalla scuola primaria alle superiori con uno o due casi si resterà in classe, mentre con 3 si finirà in Dad. Resta il tampone di controllo: ma non sarà più un doppio tampone.
Per tutti i vaccinati o i guariti fino a 18 anni la didattica a distanza verrà accorciata da 10 a 5 giorni.
Se durante l’assenza dovessero subentrare raffreddore, febbre o tosse, ci vorrà un test antigenico o molecolare di controllo prima di essere riammessi a scuola, ma non più il certificato medico che resterà valido solo per il rientro dei positivi.
Il sistema delle quarantene scolastiche per i contatti stretti di un positivo dovrebbe essere equiparato a quello in vigore per gli altri cittadini; niente isolamento ma solo auto sorveglianza per i vaccinati o i guariti da meno di 120 giorni e per chi ha il booster; 5 giorni per chi è vaccinato con seconda dose o guarito da più di 120 giorni; 10 giorni per i non vaccinati.
Cosa prevede il Decreto Sostegni TER
Nelle scuole di ogni ordine e grado chi ha il Super Green Pass rientra dall’autosorveglianza senza dover fare il tampone, mentre i test saranno gratuiti anche per gli alunni delle scuole elementari. È quanto prevede il decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 27 gennaio, che riguarda misure urgenti connesse all’emergenza Covid.
Viene stabilito anche che gli studenti in regime di autosorveglianza sanitaria e in possesso del Super Green Pass potranno rientrare in classe senza mostrare il certificato medico e il risultato negativo del test. In sostanza lo studente in regime di autosorveglianza potrà rientrare in classe con la verifica della sola certificazione verde mediante l’applicazione mobile opportunamente aggiornata.
L’art. 30 comma 1 indica una semplificazione per la prosecuzione della didattica in presenza quando è prevista l’autosorveglianza con due casi di positività nella classe nelle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale: in questa circostanza gli studenti potranno entrare in classe senza aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, ma soltanto con la verifica della certificazione verde mediante l’applicazione mobile aggiornata. La stessa misura si applica, in tutti gli altri casi, anche per la riammissione in classe degli alunni in regime sanitario di autosorveglianza dopo una sospensione delle attività educative e didattiche in presenza a causa dell’accertamento di casi di positività.
Infine, l’art. 30 comma 2 prevede che l’accesso gratuito ai test antigenici rapidi, già previsto per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di I e II grado posta in autosorveglianza, si applichi anche alla popolazione scolastica delle scuole primarie.
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Gli altri temi in discussione
Per quanto riguarda l’estensione della durata del green pass rafforzato, il tema sarà affrontato in un successivo Consiglio dei ministri. L’obiettivo è di muoversi nella direzione del pronunciamento dell’Aifa.
Allo stesso tempo, potrebbe arrivare la proroga dell’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto. L’obbligo scade il 31 gennaio e il rinnovo è “probabile”, dicono più fonti di governo.
Il governo dovrebbe intervenire anche sui certificati Covid. A partire dal primo febbraio la durata del pass vaccinale e del Green pass da guarigione post vaccinazione sarà infatti ridotta da nove a sei mesi. Questo significa che chi non ha ancora ricevuto il booster dovrà affrettarsi a farlo. Per tutti gli altri, il rischio è di trovarsi senza certificato pur avendo rispettato tutte le disposizioni.
Dal primo febbraio, sarà infatti necessario avere il Green pass – anche noto come certificato base – per accedere agli uffici pubblici, poste e banche, e per entrare nella maggior parte dei negozi. Dal 15 febbraio, tutti i lavoratori del settore pubblico e privato a partire dai 50 anni di età dovranno inoltre essere in possesso del Super Green pass – o certificato rafforzato – che si ottiene con la guarigione o la vaccinazione
Quarantena a scuola, le regole attuali
Ricordiamo che il Governo ha differenziato le modalità di quarantena in base agli ordini e gradi di scuola, nonché allo stato vaccinale degli studenti.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Se nella classe o nella sezione c’è un caso positivo, le attività sono sospese e i bambini sono in quarantena per 10 giorni.
SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola primaria, Se c’è un caso positivo in classe, parte la sorveglianza: test antigenico rapido o molecolare quando si scopre il caso di positività, poi un altro dopo 5 giorni dall’ultimo contatto. Se i casi positivi sono due o più, la classe va in quarantena e per 10 giorni le lezioni si svolgono in Dad.
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
Passiamo alla scuola secondaria di I e II grado (medie e superiori). Con un positivo in classe, si attiva l’auto-sorveglianza: lezioni in presenza, ma gli alunni devono indossare le mascherine Ffp2. Con 2 positivi, le cose cambiano tra vaccinati e non: i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni, seguono lezioni in Dad; tutti gli altri in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe è in quarantena per 10 giorni e in Dad.
Le altre misure in ballo
Dovrebbe quindi cadere il sistema delle fasce. Se dall’esecutivo è arrivata un’apertura, non ci sarà però la cancellazione totale: rimarrà il sistema per l’analisi epidemiologica e rimarrà la zona rossa. Resta ancora da decidere se le misure debbano valere per tutti, così come è previsto dalle norme attuali, o se debba essere esentato chi ha la piena copertura vaccinale. Probabile che su questo tema il governo chieda un parere al Comitato tecnico scientifico.
Da martedì 1 febbraio il certificato verde durerà 6 mesi (anziché i 9 attuali) e dunque, chi ha fatto il richiamo a settembre, vedrà scadere il Pass a marzo senza possibilità di rinnovo. Il governo ha già deciso che il problema verrà risolto allungandone la durata, visto che al momento non è stata autorizzata la quarta dose, ma la discussione è ancora aperta sulla durata dell’estensione.