Nuove regole quarantena, Miozzo: “Mi preoccupa distinzione fatta tra vaccinati e non vaccinati”

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“Il non obbligo vaccinale di adesso è molto più pesante per i minori di quanto lo sarebbe un obbligo”. Così Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts e per un periodo anche consulente del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

All’Adnkronos spiega: “Io sono un fautore dell’obbligo vaccinale per il coronavirus soprattutto per gli adulti. E sono anche convinto che per bambini ed adolescenti il non obbligo può innescare problemi di discriminazione”.

“Fino a 18 anni non hai potere contrattuale con i genitori per imporre la tua volontà, magari condizionata dal fatto che il compagno di banco può fare la partita di pallone mentre tu non puoi, o può entrare in classe mentre tu devi stare in dad – spiega – Questa ulteriore discriminazione mi preoccupa. Ma questi ragazzi sono per lo più figli di genitori che per età ricadono nella fascia dei potenziali no vax, o di coloro che sono restii a vaccinarsi”.

Per i bimbi delle elementari, “si è consumato un lungo dibattito sui rischi. Quanta gente autorevole ha detto ufficialmente ‘io aspetterei’; se sei un genitore e senti una cosa del genere non fai vaccinare tuo figlio. Sicuramente questa fascia subisce gli effetti dei ritardi della disponibilità vaccinale e della comunicazione istituzionale, che è stata farraginosa e non sempre lineare nonostante gli ordini di categoria dei pediatri siano stati coerenti”, conclude Miozzo.

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