Nuove Indicazioni Nazionali, Valditara: “Il dibattito che è nato è un segnale positivo. Recuperare i valori della civiltà greco-romana”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista radiofonica a Radio Libertà, ha difeso con convinzione le Nuove Indicazioni Nazionali in arrivo.
Il ministro ha sottolineato l’importanza del dibattito culturale suscitato dalle nuove indicazioni, definendolo un segnale positivo, soprattutto perché promosso da un governo di centrodestra. Secondo Valditara, in una società sempre più influenzata dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale, è fondamentale non perdere di vista i valori dell’umanesimo, affinché la tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa.
“Recuperare i valori della civiltà greco-romana”
Il ministro ha poi ribadito l’importanza di riscoprire i valori fondanti della civiltà greco-romana, come la libertà, la buona fede, l’equità, l’umanità e la democrazia. “Se noi guardiamo i grandi valori che caratterizzano anche oggi, o che vorremmo caratterizzassero la società di oggi – ha affermato Valditara – sono tutti valori che sono nati nella civiltà greco-romana”. In particolare, il ministro si è soffermato sul concetto di buona fede, citando il Primo libro dei Maccabei dove il popolo romano veniva definito come “il popolo della buona fede”. Secondo Valditara, recuperare questo valore è fondamentale per costruire una società basata su relazioni sane, contrastando la demagogia e la disinformazione, amplificate dai social network.
“Insegnare l’italiano agli studenti stranieri per contrastare la dispersione scolastica”
Infine, il ministro ha sottolineato l’importanza dello studio della lingua italiana, fondamentale per una corretta comunicazione e per il rispetto dell’altro. “Se tu fai fatica a farti capire – ha spiegato Valditara – innanzitutto danneggi te stesso ma poi non entri anche facilmente in relazione con l’altro”.
Particolare attenzione è stata dedicata all’insegnamento dell’italiano agli studenti stranieri, per contrastare la dispersione scolastica e favorire la loro integrazione. “Se un ragazzo straniero abbandona la scuola – ha concluso il ministro – non ha un futuro nella nostra società”. Valditara, poi, ha respinto le accuse di chi definisce le nuove riforme ideologiche, ribadendo che si tratta di una “visione strategica della società”.