Nuove Indicazioni Nazionali, Manzi (PD) e Piccolotti (AVS): “Didattica nozionistica e nazionalismo non bastano, serve una scuola aperta, inclusiva e capace di formare pensiero critico” INTERVISTA

Ampio dissenso si sta sollevando attorno alle nuove Indicazioni Nazionali 2025, il documento redatto da una commissione incaricata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che definisce gli obiettivi formativi, culturali e didattici per il sistema scolastico.
Diverse associazioni del settore scolastico, universitario, della ricerca, della cultura e del sindacato, insieme a numerose realtà della società civile, hanno espresso una netta opposizione al testo, ritenuto poco rappresentativo delle esigenze attuali della scuola e della società. Il documento, che orienterà la progettazione educativa delle scuole nei prossimi anni, è al centro di un acceso dibattito che coinvolge anche il Parlamento.
Critiche al modello trasmissivo e alla visione italocentrica
Ai microfoni di Orizzonte Scuola, Irene Manzi, deputata del Partito Democratico, ha sottolineato come il documento in discussione rischi di adottare un modello essenzialmente trasmissivo della conoscenza, penalizzando lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di interpretare la complessità della società contemporanea.
Manzi ha evidenziato la presenza di una visione “tutta italocentrica” nella narrazione storica e la mancanza di attenzione verso l’interculturalità, elemento fondamentale in un Paese dove il 67% dei bambini con background migratorio è nato in Italia. Secondo la deputata, ignorare il tema dell’interculturalità significa non essere al passo con le trasformazioni sociali in atto.
Il Partito Democratico ha promosso un seminario nazionale coinvolgendo associazioni studentesche, professionali, storici, linguisti e pedagogisti, che hanno già consegnato relazioni critiche alla Commissione Perla. Infine, Manzi ha ribadito l’impegno a sostenere la mobilitazione dal basso e a favorire momenti di confronto aperti a tutta la comunità scolastica, per difendere la scuola democratica.
Video intervista a cura di Patrizia Montesanti
Didattica innovativa e formazione dei docenti al centro del dibattito
Sempre ai microfoni di Orizzonte Scuola, Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi-Sinistra, ha definito “inutile e dannosa” l’impostazione nazionalista delle nuove linee guida, sottolineando come gli studenti abbiano bisogno di strumenti per comprendere e interpretare il mondo in chiave globale, piuttosto che ricevere una narrazione priva di spirito critico e centrata esclusivamente sull’italianità.
Piccolotti ha posto l’accento sulla necessità di formare e valorizzare i docenti, migliorando la qualità della didattica e degli apprendimenti, soprattutto in materie come italiano e matematica, dove molti studenti non raggiungono risultati minimi. Secondo la deputata, le nuove Indicazioni rischiano di riportare la scuola verso una didattica nozionistica e trasmissiva, già dimostratasi inefficace in passato.
Il confronto resta aperto, con il mondo della scuola che chiede un ripensamento delle scelte ministeriali per garantire una formazione realmente inclusiva e al passo con i tempi.