Nuove Indicazioni Nazionali, la lettura come esperienza di crescita: leggere almeno due libri all’anno, niente schede o riassunti

Le Nuove Indicazioni Nazionali riservano un’attenzione particolare all’insegnamento della letteratura nel primo ciclo di istruzione, riconoscendone il valore formativo fondamentale.
Il documento ministeriale sottolinea come la familiarità con i testi letterari rappresenti “un aspetto cruciale nella formazione di ogni individuo che voglia definirsi civile”, poiché leggere opere di qualità aiuta a sviluppare l’intelligenza emotiva e la capacità di comprendere se stessi e gli altri.
L’approccio proposto per la scuola primaria è innovativo: non limitarsi a testi meramente strumentali, ma attingere al ricco repertorio della letteratura per l’infanzia per ispirare gli studenti a scrivere a loro volta. Le Indicazioni suggeriscono di esplorare forme diverse, dalla prosa alla poesia, includendo anche “poesia da grandi” accessibile ai più piccoli, con autori come Saba, Gozzano o Pascoli, da leggere con la mediazione dell’insegnante.
Lettura integrale e discussione collettiva: un nuovo approccio didattico
Nella scuola primaria, le Indicazioni raccomandano la lettura integrale di almeno due brevi libri all’anno, evitando “forme coercitive di rielaborazione scritta” come le tradizionali schede. L’obiettivo è sviluppare negli studenti l’abitudine alla lettura di testi lunghi e stimolare la curiosità di scoprire come si evolve una storia, elemento che “evapora nella lettura antologica”.
Per la secondaria di primo grado, il documento prevede un incremento a tre libri integrali all’anno, mantenendo l’attenzione sulla padronanza linguistica e sull’abitudine alla lettura di qualità. Anche in questo caso, si suggerisce di sostituire i tradizionali “riassunti a casa” (che “verrebbero delegati all’IA”) con discussioni in classe, incoraggiando gli studenti a consigliare o sconsigliare libri ai compagni, argomentando il proprio parere.
Libertà di scelta e apertura internazionale
Un elemento particolarmente significativo delle Nuove Indicazioni riguarda la libertà di scelta dei testi. Per la secondaria di primo grado, il documento afferma chiaramente che “tra gli undici e i quattordici anni è giusto leggere liberamente, felicemente, senza preoccuparsi di un fantomatico canone, e senza curarsi della storia letteraria”.
Le Indicazioni suggeriscono un’ampia gamma di possibilità: dall’epica classica alla mitologia, dalle saghe nordiche ai romanzi cavallereschi, fino ai classici moderni come “Pinocchio” e “L’isola del tesoro”, senza dimenticare fantascienza, horror e fantasy. Il documento, dunque, sottolinea l’importanza di “scegliere i buoni libri anche e soprattutto dalle letterature straniere”, superando l’idea di un rigido “canone italiano”.