Nuove Indicazioni Nazionali, “imparare le cose a memoria? Fondamentale, lo dice anche la scienza”. Il pensiero del pedagogista Rivoltella

Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica all’Università di Bologna e presidente della Società italiana di ricerca sull’educazione mediale, intervenendo a Sky TG24, ha commentato le proposte del Ministro dell’Istruzione e del Merito riguardo le Nuove Indicazioni Nazionali.
Pur riconoscendo il valore formativo del latino, Rivoltella sottolinea la necessità di “distinguo”. “Non si può negare il valore formativo del latino e delle lingue classiche in generale – commenta – ma ci sono dei distinguo da fare. Intanto, il latino facoltativo alle medie esiste già in molti istituti. Poi, le lingue antiche sono discipline che allenano al problem solving. In altre parole, hanno lo stesso valore formativo che può avere uno studio di funzione in matematica”.
Secondo il professore, la scuola dovrebbe concentrarsi maggiormente sugli “strumenti per leggere l’oggi“, come lo studio dei media, dell’informazione, dei dati e dell’intelligenza artificiale, oltre alla comprensione di culture diverse. “Penso allo studio dei media, dell’informazione, dei dati e dell’intelligenza artificiale. Ma anche alla comprensione di culture diverse dalla nostra”.
Poesie a memoria e lettura della Bibbia
Riguardo all’apprendimento mnemonico di poesie, Rivoltella, citando la ricerca neuroscientifica, ne conferma l’importanza, purché non sia strumentalizzato per “costruire ideologicamente un’identità italiana”. Sulla proposta di leggere la Bibbia in classe, il professore esprime riserve, sottolineando il divieto di discorsi confessionali nelle scuole. “La ricerca neuroscientifica lo dice chiaramente: imparare cose a memoria è fondamentale – risponde Rivoltella – basta che non sia uno strumento per costruire ideologicamente un’identità italiana”. “Non può essere il pretesto per fare discorsi confessionali, perché è espressamente vietato”
I testi da analizzare in classe
Rivoltella suggerisce un approccio critico ai testi, considerando la Bibbia come prodotto di una specifica cultura millenaria. “Considerando la Bibbia come un assemblamento di testi costruito da una determinata cultura nel corso di millenni – conclude Rivoltella – può essere funzionale svolgere un lavoro su questo testo in classe. Ma potrebbe essere altrettanto utile farlo sul Corano o sul Don Chisciotte”. A suo avviso, un’analisi analoga potrebbe essere applicata anche ad altri testi significativi, come il Corano o il Don Chisciotte.
Latino alle medie, più Storia e Geografia, Musica e Arte. Alla Primaria lettura classici e Bibbia e ritorno della memorizzazione
Lo scorso 15 gennaio, ricordiamo, in un’intervista a Il Giornale, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva anticipato alcune delle proposte in fase di elaborazione per la revisione delle Indicazioni Nazionali. Tra le novità più significative, l’introduzione del latino come opzione a partire dalla seconda media, con l’obiettivo di recuperare l’interesse per la cultura classica fin dai primi anni del percorso scolastico.
La geostoria alle superiori verrà abolita e sostituita da un approccio più focalizzato e narrativo allo studio della storia, con particolare attenzione alla storia d’Italia e dell’Occidente, approfondendo temi come i popoli italici, la civiltà greca e romana e i primi secoli del Cristianesimo. Alle medie, lo studio della storia si concentrerà sull’Europa e gli Stati Uniti per evidenziare le origini italiane. La geografia si concentrerà sulla conoscenza dell’Italia e sul collegamento con le tematiche ambientali. Fin dalla primaria, verrà potenziata l’educazione musicale e artistica, per favorire la creatività e l’espressione personale.
Grande importanza sarà data allo studio della lingua, fin dalla scuola primaria, con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al piacere della lettura e sviluppare solide competenze di scrittura. Particolare attenzione sarà dedicata alla correttezza formale, all’ordine e alla chiarezza nella comunicazione. La memorizzazione di poesie, dalle filastrocche all’epica classica, alla mitologia e alle saghe nordiche, sarà uno strumento per stimolare la fantasia, il senso di meraviglia e consolidare le regole grammaticali. Tra le letture previste, oltre ai classici, anche la Bibbia, per rafforzare la conoscenza delle radici culturali.
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