Nuove indicazioni nazionali, Vespri: “Informatica come disciplina fin dalla Primaria e dialoghi anche con musica, danza e arti visive”. INTERVISTA

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Durante il convegno Le radici del futuro, tenutosi a Roma, Vincenzo Vespri, coordinatore della Commissione tecnica ministeriale per la definizione delle nuove indicazioni nazionali, ha illustrato ai microfoni di OrizzonteScuola la sua visione per affrontare le sfide educative nei settori scientifici e tecnologici.

L’urgenza europea e il posizionamento dell’Italia

L’Unione Europea stima che nei prossimi anni saranno necessari 20 milioni di specialisti STEM. In questo scenario, l’Italia non riesce a emergere nei principali indicatori internazionali, come quelli di OCSE e PISA, risultando in ritardo rispetto ad altri Paesi membri.

Informatica come disciplina strutturale

Una delle strategie suggerite riguarda l’introduzione dell’informatica come disciplina vera e propria nel percorso scolastico. Secondo Vespri, da alcuni dati emerge che l’Italia è fanalino di coda per quanto concerne le competenze digitali di base. A titolo di confronto, il Regno Unito ha integrato l’insegnamento dell’informatica fin dalla scuola primaria nel 2014.

L’importanza dell’approccio didattico

Motivare, non solo istruire

Per il professor Vespri, non basta trasmettere competenze: serve anche modificare l’ambiente educativo. Gli studenti devono avvertire la partecipazione emotiva e intellettuale dei docenti. L’insegnamento della matematica, ad esempio, non può ridursi a un’esercitazione tecnica.

Come nella calligrafia non è sufficiente esercitarsi con le aste senza mai leggere un testo significativo, allo stesso modo la matematica richiede un percorso che parta dalla realtà per poi raggiungere l’astrazione, passando da un momento induttivo a uno deduttivo.

Collegare le scienze alle esperienze umane

Verso una didattica interdisciplinare

Secondo Vespri, un’altra direzione utile **consiste nell’**inserire elementi di contestualizzazione storica per dimostrare come la scienza abbia avuto un ruolo determinante nel progresso dell’umanità. Inoltre, le materie STEM possono dialogare con vari ambiti espressivi e artistici, tra cui:

  • la musica;
  • la danza;
  • le arti visive.

L’obiettivo è superare l’idea di una matematica isolata, favorendo una prospettiva interdisciplinare, e – in futuro – anche transdisciplinare, per la quale è ancora necessario definire approcci metodologici condivisi.

Neuroscienze e personalizzazione dell’apprendimento

Le potenzialità cognitive nei primi anni

Le più recenti ricerche neuroscientifiche confermano l’esistenza di una predisposizione matematica innata nei bambini. Per Vespri, ignorare questa caratteristica nelle scuole dell’infanzia significa compromettere un’opportunità fondamentale per la personalizzazione della didattica.

Un intervento precoce, soprattutto nei casi di difficoltà come la discalculia, diventa essenziale per agire quando il cervello mantiene ancora una forte plasticità. Questo approccio potrebbe rappresentare uno degli sviluppi più promettenti per il futuro dell’insegnamento della matematica.

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