Nuova terminologia “inclusiva”. Lettera
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Inviata da Iva Francese – Visti i cambiamenti introdotti dall’articolo 4 del decreto legislativo n.62 del 2024, del 30 giugno 2024, eccomi ancora una volta qui per ricordare che la terminologia da usare in classe, nelle discussioni, ma in primis nelle documentazioni ufficiali, come programmazioni e PEI, è molto importante.
Tale decreto, ha lo scopo di aggiornare la terminologia riguardante la disabilità, per rispettare i diritti e la dignità delle persone con disabilità. Le amministrazioni sono state invitate a diffondere queste informazioni, ma forse è necessario ribadire ciò, in vista della compilazione di PEI e PDP che sono in aggiornamento in questi giorni.
Queste nuove terminologie devono essere utilizzate in tutte le comunicazioni e attività amministrative. In base a ciò, le parole che subiscono variazioni sono sostituite da termini e lessico inclusivo. Quindi “condizione di disabilità” sostituisce il termine “handicap”, “persona con disabilità” sostituisce “persona handicappata“, “portatore di handicap“, “persona affetta da disabilità”, “disabile” e “diversamente abile”.
Anche il termine “con connotazione di gravità” e “in situazione di gravità” sono sostituiti da “con necessità di sostegno elevato o molto elevato”. Infine “disabile grave” viene sostituito con “persona con necessità di sostegno intensivo“. Come si evince da tutto ciò, l’accento come è giusto che sia, è posto sul concetto di persona, che deve essere “rafforzato” all’interno dei PEI. Tutto ciò naturalmente va anche rapportato alla terminologia Bes in generale. Nei PDP, quindi non alunni o studenti affetti da dislessia, ma persone con disturbi specifici dell’apprendimento e persone con bisogni educativi speciali in relazione alla dislessia.