Nuova formazione docenti, le quote di riserva nei concorsi sono un successo dell’Anief che già pensa alla prossima battaglia: l’accesso diretto ai percorsi da 30 Cfu e Tfa a tutto il personale che è chiamato nel sistema nazionale di istruzione

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Il testo del DPCM sui nuovi percorsi di formazione dei docenti non è stato ancora pubblicato, ma sicuramente all’interno “ci sono dei successi ottenuti da Anief sulle quote di riserva per il personale precario, compresi coloro che hanno partecipato allo straordinario bis”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in un’intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola.

Con le nuove regole sul reclutamento degli insegnanti, continua il sindacalista, si comincia anche “a discutere di chi insegna nelle scuole paritarie e Iepf. È inoltre importante che anche il personale di ruolo possa accedere e prendere un’altra abilitazione. Era dal 2000 che lo Stato non prevedeva i percorsi abilitanti per il personale di ruolo”.

Pacifico ricorda però anche che “la quota dei posti riservati non è lo strumento giusto: ci deve essere l’accesso diretto per tutti i precari e il personale di ruolo. Il fine ultimo della scuola è avere insegnanti più preparati, è bene quindi dare ai supplenti la possibilità di conseguire l’abilitazione e la specializzazione. Sarà la nostra prossima battaglia: permettere un accesso diretto ai percorsi da 30 Cfu e Tfa a tutto il personale che è chiamato nel sistema nazionale di istruzione”. In conclusione, per il leader dell’Anief “bisognerà semplificare le norme sulla formazione iniziale: per chiamare i supplenti non ci sono selezioni, poi quando si entra in ruolo sembra diventi il mestiere più difficile del mondo. L’obiettivo deve essere avere insegnanti di ruolo il prima possibile”, conclude.

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