Novara: “I problemi dei figli maschi? Una madre iper-controllante, un “papà-peluche” e la carenza conflittuale in giovanissima età”
Il pedagogista Daniele Novara, a Sky Tg24, sottolinea il significato profondo dell’educazione nella società. Le sue ricerche, incentrate sulla psicologia infantile e la genitorialità, gettano luce sui meccanismi che trasformano alcuni uomini, un tempo innocui, in adulti violenti.
La sua teoria radica l’origine di tali comportamenti nelle fasi iniziali della vita, in particolare nell’educazione maschile.
Novara pone in evidenza il ruolo determinante dei genitori, considerati la “parte sporgente” di un sistema più ampio che influisce sulla crescita sociale di un individuo. Sottolinea l’importanza di educare uomini capaci di confrontarsi con le sfide imposte dalla moderna femminilità emancipata, distaccandosi dai modelli patriarcali obsoleti.
Il pedagogista esplora le dinamiche del rapporto madre-figlio, identificando potenziali rischi educativi. Una figura materna eccessivamente protettiva e soffocante può, secondo Novara, indurre distorsioni comportamentali nel maschio adulto. Questo può tradursi in una percezione stereotipata del rapporto con le donne o in una dipendenza morbosa dalla figura materna, influenzando negativamente le relazioni future.
Nonostante il peso dell’educazione ricevuta, Novara rassicura che ogni individuo ha la capacità di liberarsi da vincoli educativi e costruire una vita autonoma. Evidenzia l’importanza per le madri di non creare rapporti eccessivamente simbiotici con i figli maschi, incoraggiando invece la loro autonomia e il rispetto per il ruolo genitoriale.