Nota MI chiarimenti su esiti scrutini, ANP chiede rettifica: contrastante con norme vigenti

ANP – Oggi 10 giugno il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, ha inviato una lettera alla Ministra Azzolina per esprimer il più fermo disappunto dell’ANP nei confronti della nota ministeriale n. 9168 del 9 giugno 2020.
Il Presidente ha sottolineato che “per quanto concerne il metodo, ritengo del tutto inaccettabile che, su una materia delicata come quella della pubblicazione degli esiti degli scrutini, si impartiscano nuove istruzioni in palese contrasto con quelle già diramate, meno di due settimane addietro, con la nota AOODGOSV n. 8464 del 28 maggio 2020”.
Entrando poi nel merito Giannelli ha sottolineato “con specifico riferimento alla pubblicazione on line degli esiti degli scrutini di ammissione agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione – questione affrontata dalla nota 9168 nonostante il fatto che il suo oggetto si riferisca esclusivamente alla O.M. 11/2020 – osservo che il vigente quadro normativo conduce a conclusioni difformi da quelle della nota stessa. L’articolo 32 della legge 18 giugno 2009, n. 69 – la cui rubrica recita, molto indicativamente, “Eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea” – ha infatti disposto la sostituzione della affissione cartacea con quella telematica”.
E ha poi continuato chiarendo che “di conseguenza, qualsiasi obbligo di pubblicazione all’albo dei provvedimenti adottati dalle amministrazioni pubbliche – tra cui, evidentemente, sono ricomprese le decisioni assunte in sede di scrutinio finale dalle istituzioni scolastiche – deve oggi pacificamente intendersi come obbligo di affissione telematica sul loro sito internet, generalmente nella sezione denominata “albo on line”.
Giannelli ha concluso: “sottolineo espressamente che non si pone alcuna questione di tutela della “privacy” in quanto tale condotta è prevista da precise fonti normative, fermo restando il divieto di pubblicazione di dati personali idonei a rivelare lo stato di salute o comunque non pertinenti. La stessa Autorità Garante si è ripetutamente espressa in tal senso.
Le istruzioni fornite ieri, in tutta evidenza, regolano la materia in modo contrastante con quanto previsto dalle norme attualmente vigenti e, pertanto, ne chiedo la rettifica”.