“Introdurre la filosofia in tutti gli indirizzi di scuola superiore. Valorizzare i laureati in Scienze Filosofiche”. Le proposte del gruppo Filosofia Futura [INTERVISTA]

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E’ stato uno dei temi più discussi degli ultimi giorni, quello dell’introduzione dell’ora di filosofia negli istituti tecnici. Un dibattito molto fitto che ha visto molte posizioni e riflessioni a tal proposito.

Orizzonte Scuola ha lanciato anche un sondaggio ad hoc per comprendere l’opinione dei lettori su una questione così importante che Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, ha presentato come una delle prossime riforme.

Per approfondire il tema abbiamo pensato di ascoltare l’opinione di chi la filosofia la conosce e soprattuto la insegna. Orizzonte Scuola, infatti, ha posto alcune domande al Gruppo Filosofia Futura, che chiede proprio di poter valorizzare la filosofia all’interno delle scuole.

Cosa ne pensate della proposta del Ministro Patrizio Bianchi di estendere la filosofia anche agli istituti tecnici? Come andreste ad impostare tale riforma e quali benefici per gli studenti e la scuola italiana in generale?

La proposta è espressione di una forte esigenza di ideazione di strategie che possano essere utili al superamento del periodo di crisi pandemica e che, al contempo, possano rendersi significative a lungo termine. L’introduzione dello studio della filosofia negli istituti tecnici, ci si augurerebbe accompagnato a questo punto da un potenziamento della stessa al biennio degli indirizzi liceali, appare come la soluzione ai problemi attuali, non solo del mondo del lavoro, quanto piuttosto a problemi generali di ordine sociale: stimolare la creatività, educare al pensiero critico e autonomo (individuale) in un’epoca dove vige spersonalizzazione e “pensiero piatto”, possono essere premesse basilari per un cambio di direzione e un rilancio del Paese. Quanto alle modalità, è cosa chiara che la disciplina andrebbe ad essere trattata in una maniera abbastanza differente da quanto avviene nei licei, ove vi è un’attenzione particolare alle fonti, ma declinata alle esigenze dell’indirizzo: probabilmente meno autori  e una trattazione per temi come avviene in Francia. Si potrebbe partire da un tema come ad esempio quello della libertà e da questo discuterne limiti e problematiche, dotandosi della profondità della riflessione filosofica per affrontare le questioni. Si parla frequentemente di problem solving e di imparare ad imparare come competenze chiave per  affrontare le sfide d’oggi. Quale disciplina, meglio della Filosofia, potrebbe sviluppare queste competenze?

E invece un programma di filosofia alla primaria come lo vedreste?

La filosofia, come pensiero critico, può essere sviluppata anche alla scuola primaria e alle scuole medie. In questo ambito c’è in particolare la cosiddetta “Philosophy for children” che sta avendo molto successo. Crediamo, però, sia più urgente promuovere un incontro con la disciplina a ragazze e ragazzi di ogni indirizzo d’istruzione secondaria superiore. È necessario almeno per gli adolescenti. Se per i bambini è auspicabile, per i giovani è imprescindibile.

Da un po’ di tempo chiedete di poter valorizzare la vostra figura professionale nella scuola. Potreste spiegarci come?

Il nostro gruppo è nato con l’intento di valorizzare i laureati in Scienze Filosofiche in ambito scolastico. Coloro che si sono laureati in Filosofia, infatti, si trovano svantaggiati e hanno poche opportunità di dare il loro contributo all’interno delle istituzioni scolastiche. A fronte di un importante percorso con una cospicua integrazione di crediti di Storia, i laureati in Filosofia fanno fatica a trovare spazio poiché oltre ad avere l’insegnamento soltanto nei Licei, spesso non hanno neanche la possibilità di insegnare Storia se non al triennio  (assegnata ai docenti di Italiano e non a storici e storici della filosofia). Si tratta di una falla del sistema che impedisce di garantire personale qualificato agli studenti.

Avete attuato azioni concrete?

Da novembre 2020 questo gruppo si batte per valorizzare le risorse filosofiche nella scuola e, in meno di un anno, ha fatto sottoscrivere una petizione che  supera le 3 mila firme, alla quale hanno aderito nomi noti come Massimo Cacciari, Umberto Curi, Massimo Recalcati,  Antonella Di Cesare, Michela Marzano, Matteo Saudino (Barbasofia). Inoltre, grazie allo stretto  contatto con esponenti politici il gruppo è riuscito a far depositare due interrogazioni rivolte al Ministro Bianchi, una del senatore Rampi e un’altra dell’onorevole Fratoianni. Il nostro gruppo è anche a stretto contatto con la Consulta di Filosofia (in particolare con la prof.ssa Centi) che da anni si batte per la valorizzazione della Filosofia in ambito scolastico.

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