Non solo la maturità, occorre abolire anche l’esame di terza media. L’appello del Foglio al ministro Valditara
Non solo l’esame di maturità, ma c’è anche chi vorrebbe abolire l’esame di terza media. Sul Foglio si legge l’appello di Mario Leone per un profondo ripensamento del sistema educativo.
L’esame di terza media, così come l’esame di maturità, vive un declino doloroso, spiega. Le prove scritte, tra cui quella Invalsi svolta durante l’anno, furono temporaneamente sospese durante la pandemia di Covid-19, ma ripristinate quest’anno. L’orale multidisciplinare e la commissione interna completano un esame che sembra più un ostacolo burocratico che una valutazione efficace delle competenze acquisite, aggiunge.
I dati rivelano una triste verità: troppi studenti terminano le medie con una scarsa comprensione della lettura e una limitata capacità di produzione scritta. Ancora peggio, nelle lingue straniere il livello si abbassa notevolmente. Il quadro è reso ancora più tetro dai dati Invalsi del 2022: solo il 61% degli studenti raggiunge il livello base per l’italiano; il 56% per la matematica; il 78% per la lettura in inglese e il 62% per l’ascolto in inglese (livello A2). Questi numeri crollano nel centro sud e in contesti socio-economici disagiati, e nonostante ciò, nessuno è bocciato all’esame, sottolinea Leone.
Gli esami finiscono per diventare un ricordo sbiadito e amorfo poche settimane dopo la fine. Intanto, l’esame di terza media continua a esistere, riducendo i mesi di vacanza per studenti e docenti.
È chiaro che c’è bisogno di un cambiamento radicale nel sistema educativo. Abbiamo bisogno di focalizzarci più sulle competenze e sulla preparazione per la vita futura piuttosto che su un esame che, in realtà, non ha un grande impatto sulla formazione degli studenti. Ecco quindi l’appello: aboliamo l’esame di terza media. Il futuro dell’istruzione in Italia ne potrebbe trarre grandi benefici.