“Non sappiamo più distinguere tra bene e male”, Valditara cita Papa Francesco: “Scuola sviluppi il senso del bello e del bene”

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“Dobbiamo essere netti: la coscienza esiste ed è il richiamo al nostro senso etico, è la consapevolezza che esiste una dimensione etica. Esiste una coscienza nel momento in cui esistono valori positivi. In questa società non sappiamo più distinguere tra bene e male, si è mescolato tutto, tutto può essere bene e male”.

Ad affermarlo il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante l’evento delle “Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica”, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2024/2025 a Roma

“Dobbiamo sconfiggere innanzitutto il relativismo, la società del relativismo non costruisce solide relazioni tra esseri umani, rischia di scivolare verso il caos e l’imbarbarimento, la deriva così è dietro l’angolo. Lo dice anche Papa Francesco, la scuola deve sviluppare il senso del vero del bello, del bene, sempre con uno spirito critico ovviamente, uno spirito laico nel senso alto del termine, che sappia discutere e affrontare i temi senza prevenzioni e pregiudizi; oggi viviamo l’epoca del pregiudizio ideologico. La scuola deve saper includere e dialogare partendo dalla consapevolezza che esiste un bene e un male. Il valore della buona fede è fondamentale: la civiltà romana si caratterizzava per essere la civiltà della buona fede. I romani erano per eccellenza il popolo della buona fede; questo è un criterio distintivo fondamentale, da qui discende il vero e il falso nei rapporti umani. Quella società ha saputo dare al mondo una serie di valori fondamentali”, ha concluso il ministro.

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