Non ho presentato domanda di mobilità a causa degli ambiti territoriali, rimarrò in una scuola che non mi valorizza. Lettera
Vorrei esprimere un mio pensiero in merito alla nuova legge sulla mobilità che entrerà a pieno regime il prossimo anno e varrà (per quello che ho sentito) per tutti i docenti.
Vorrei esprimere un mio pensiero in merito alla nuova legge sulla mobilità che entrerà a pieno regime il prossimo anno e varrà (per quello che ho sentito) per tutti i docenti.
Sono un docente a TI assunto in ruolo nel 2014-2015 non ho presentato da subito richiesta di trasferimento (per me fase A) al fine di scongiurare il rischio della sovrannumerarietà e di un conseguente trasferimento d'ufficio negli ambiti territoriali, a mio avviso una vera ingiustizia verso docenti con alle spalle (come nel mio caso) come minimo 15 anni di servizio.
Come è accaduto a dei colleghi avrei aspettato qualche anno e poi mi sarei trasferito in una scuola di "mio" gradimento, dove avrei potuto dare il meglio in termini lavorativi con ripercussioni positive anche sugli alunni stessi.
Grazie a questa nuova legge sulla mobilità (contro la quale nessun beneamato sindacato protesta!) rimarrò ingabbiato in una scuola che non mi valorizza (insegno matematica e fisica in un liceo classico) e non potrò nemmeno nel futuro pensare di poterne scegliere una che preferisco.
Quindi vi invito a pubblicare sul vostro sito questa mia lettera al fine di sensibilizzare colleghi e non contro questo provvedimento che andrebbe sicuramente migliorato per salvaguardare la specificità della professione docente.
Ad esempio propongo da subito ke seguenti modifiche:
1) suddividere le grandi città non in due, bensì in più ambiti per evitare viaggi faticosi ed inutili
2) fare in modo che il docente possa esprimere nella domanda di trasferimento una sua preferenza verso l'ordine di scuola (cioè liceo scientifico, ITIS,…) e non solamente ed esclusivamente di ambito
Ringraziandovi anticipatamente per la collaborazione vi porgo Distinti saluti
Alessandro Via