“Non è più tollerabile che si dica ai ragazzi che Internet fa male, se poi ci rivolgiamo ai social prima che ai parlamenti. C’è incoerenza nel mondo degli adulti”. INTERVISTA a Lancini

Matteo Lancini, psicoterapeuta, intervistato da Orizzonte Scuola durante gli Stati Generali della Scuola Digitale a Bergamo, sottolinea l’importanza di comprendere il ruolo di Internet nella costruzione dell’identità dei giovani. “Il fatto che viviamo on-life ci deve far cambiare proprio la prospettiva”, afferma Lancini.
Non si può più parlare di social network e Internet come semplici strumenti, ma come parte integrante della vita dei ragazzi. È fondamentale, quindi, capire come i giovani utilizzano questi spazi e come contribuiscono alla formazione della loro identità digitale. Secondo l’esperto, è necessario abbandonare la visione critica e allarmista sull’uso del web e accettare la realtà di una società sempre più on-life.
Coerenza tra mondo reale e virtuale: un appello agli adulti
Lancini critica l’incoerenza degli adulti che, pur utilizzando costantemente Internet e i social media, continuano a demonizzarne l’uso da parte dei giovani. “Non è più tollerabile che si dica ai ragazzi che Internet fa male, mentre a livello politico ci si rivolge prima ai social che ai parlamenti”, dichiara lo psicoterapeuta. L’esperto invita a una maggiore consapevolezza del ruolo pervasivo del digitale nella società contemporanea, sottolineando come esperienza reale e virtuale siano ormai intrecciate e indistinguibili. Per educare i giovani a un uso responsabile di Internet, è necessario prima di tutto riconoscere e accettare questa nuova realtà.
Superare la società della performance: l’importanza dell’ “essere”
Infine, Lancini evidenzia l’importanza di superare la società della performance, che spinge i giovani a una costante ricerca di approvazione e visibilità online. “Credo che oggi più che mai sia fondamentale stare e non fare”, conclude lo psicoterapeuta. Secondo Lancini, è necessario promuovere un approccio più equilibrato al digitale, che valorizzi l’essere piuttosto che l’apparire, e che aiuti i giovani a costruire una identità solida e autentica, sia online che offline.