Noi poveri collaboratori scolastici vogliamo un aumento netto di almeno 250 euro netti. Lettera

Inviato da Raffaele Savio – Ministro noi poveri collaboratori scolastici precari o di ruolo superiamo non di molto i mille euro netti di stipendio compensi simili ai sussidi sociali “stando a casa”, svolgiamo servizio a mille chilometri da casa, senza ricevere un euro di indennità, non abbiamo buoni pasto, straordinario non retribuito, personale ridotto, carico di lavoro eccessivo e non voglio dilagarmi troppo.
Questo non è lavoro è sfruttamento, fra noi colleghi ne parliamo e non riusciamo più a vivere in queste condizioni, basta bonus, basta aumenti miseri “25-30 € netti”.
Serve un aumento corposo minimo 250 € netti, che poi in fin dei conti se ci pagate bene noi li spendiamo anche e tornano sempre nelle casse dello stato.
Grazie e scusate ma non si vivere più.